La gestione dei servizi IT, racchiusa nell’acronimo Itsm (con l’aggiunta dell’Itom per la componente It operations), ha ormai alle spalle diversi anni di sviluppo e generazioni di attori e soluzioni che ne hanno alimentato il consolidamento. Tuttavia, la complessità dei sistemi informativi aziendali non si è certo ridotta nel tempo né tantomeno la quantità di applicazioni e servizi a disposizione di dipendenti e collaboratori.
Per questo, chi opera nel comparto e ha saputo cogliere i cambiamenti succedutisi ancora oggi può beneficiare di un andamento più che soddisfacente. È il caso di Easyvista, società con base in Francia, una consolidata presenza anche in Italia e un ritrovato percorso di sviluppo seguito all’ingresso nel capitale del fondo di private equity Eurazeo nel 2020 (in seguito all’uscita dalla quotazione in Borsa): “Una politica di espansione per acquisizioni e rafforzamento sul mercato è stata avviata dal nuovo management”, ricorda Eugenio Pugliese, sales manager per l’Italia. “Oggi abbiamo una proposizione più estesa nel campo dell’Itsm e la strategia customer-centric sta dando i suoi frutti”.
Presente da dieci anni nel quadrante magico di Gartner quale unico attore europeo del comparto, l’azienda si è vista posizionare, nell’ultima edizione in una zona quasi centrale, a ridosso dei leader (Servicenow su tutti, ma anche Bmc Software o Ivanti) tanto per completezza di visione che per capacità di esecuzione: “Siamo i più importanti fra i player di nicchia”, commenta Pugliese, “con un target indirizzato alle aziende oltre i 500 dipendenti e soprattutto un prodotto con il Tco più basso del mercato e una riconosciuta semplicità di installazione e manutenzione”.
Eugenio Pugliese, sales manager di Easyvisra Italia
Secondo i piani resi pubblici a suo tempo, Easyvista punta ad arrivare nel 2025 a un giro d’affari di 100 milioni di euro (circa il doppio rispetto al 2021. Una parte di questa crescita è legata alla politica di acquisizioni, che ha portato a integrare realtà come l’americana Goverlan (self-healing ovvero risoluzione automatica dei problemi riscontrati a livello di postazione di lavoro) e la francese Coservit (soluzione SaaS per il monitoraggio delle attività di rete, cloud e applicazioni, oltre all’analisi in tempo reale delle performance dei servizi It). Il lato Itom della proposizione si è rafforzato con l’assorbimento di Itexis, specialista del digital experience monitoring, ovvero la supervisione della user experience: “Il nostro obiettivo è fornire ai responsabili dell’It gli strumenti adatti per gestire al meglio i grandi progetti, le infrastrutture, ma anche gli incidenti e il lavoro degli utenti“, spiega Pugliese. Sta crescendo l’attenzione verso il case management e vogliamo arrivare a offrire la possibilità di anticipare i problemi in modo trasparente per l’utente finale”.
Easyvista conta oggi su oltre 3.200 clienti nel mondo, è presente in più di 150 paesi e realizza il 45% del proprio fatturato al di fuori del territorio di origine. Gli Stati Uniti hanno il peso più consistente, ma l’Italia è ben posizionata, tant’è vero che dei 130 nuovi assunti nell’ultimo anno a livello globale, 12 sono toccati alla filiale locale: “I clienti qui mostrano un livello di adozione del cloud più alto della media e abbiamo interessanti best practice soprattutto nel settore farmaceutico, ma anche nelle assicurazioni, nei servizi e nel retail”, illustra Pugliese.
Nel 2023 l’azienda ha l’obiettivo di rafforzare il rapporto con i partner, che sono un mix di grandi system integrator e specialisti in settori verticali: “Ma vogliamo aumentare anche la conoscenza del prodotto per acquisire nuovi clienti e capitalizzare sui feedback di quelli esistenti nella logica customer-centric che abbiamo sposato”, conclude Pugliese.