Il Surface Pro 5 di Microsoft si farà attendere e, a dispetto di tutte le precedenti indiscrezioni, lo farà per una buona causa: introdurre un qualche “cambiamento significativo” rispetto alla precedente generazione del tablet convertibile. Un'intervista rilasciata a Cnet da Panos Panay, corporate vice president della divisione che si occupa di sviluppare e lanciare i Surface, smentisce le voci che prefiguravano un debutto primaverile o estivo di questo prodotto, forse nell'evento programmato da Microsoft a Shanghai per il 23 maggio. E smentiscono, inoltre, che si debba trattare di un modello non troppo ricco di innovazioni, salvo per l'impiego dei nuovi processori di Intel, Kaby Lake.
Al contrario, il “cambiamento significativo” dovrà esistere se si vuol giustificare il lancio commerciale di un nuovo Surface Pro. Ma che cosa significa? “Non necessariamente una modifica di hardware, che è ciò a cui molti guardano”, ha detto Panay nell'intervista. “Si chiedono: dove troviamo i processori più nuovi? Ma non parlo di questo. A me interessa un cambiamento esperienziale, che faccia la differenza, una differenza enorme, in una linea di prodotto”. Gli esempi citati dal vice president sono un incremento notevole della durata della batteria oppure una riduzione significativa del peso del dispositivo.
Panay è stato ancor più chiaro nello smentire le voci dicendo che, al momento, “non esiste un Surface Pro 5”. E ha sottolineato come l'attuale top di gamma, il Surface Pro 4 da 12,3 pollici, sarà destinato a restare attuale e competitivo sul mercato per addirittura cinque anni. Nel frattempo, non si può dire che l'azienda di Redmond non si sia dedicata allo sviluppo hardware, sebbene con prodotti rivolti a specifici segmenti d'utenza, avendo recentemente presentato il Surface Laptop (destinato a studenti e scuole).
È intuibile, inoltre, che sul palco dell'evento di Shanghai comparirà qualche novità tangibile piuttosto che annunci relativi a software e servizi, poiché Panay figura nella lista degli invitati. Si potrebbe trattare di un aggiornamento hardware di prodotti esistenti, magari con particolari varianti geografiche destinate al mercato asiatico.