Samsung Electronics ha cominciato bene il 2025 anche grazie alla paura di nuovi dazi statunitensi sulle importazioni. Mentre la nuova fase della guerra commerciale di Donald Trump era nell’aria, nel primo trimestre di quest’anno la società sudcoreana ha beneficiato del clima psicologico del mercato, per così dire, e della propensione a “fare scorta” prima che i prezzi potessero aumentare.
Lo si può dedurre dai numeri della guidance sul primo trimestre, appena pubblicati. L’azienda ha detto di aspettarsi per i tre mesi ricavi intorno ai 79.000 miliardi di won sudcoreani (il punto mediano della forbice stimata), ovvero pari a circa 54,21 miliardi di dollari statunitensi.
L’utile operativo trimestrale dovrebbe aggirarsi intorno a 4,9 miliardi di dollari, sempre considerando la media tra il punto più basso e il più alto ipotizzato. Quest’ultimo numero, se confermato, segnerebbe una contrazione minima (dello 0,2%) rispetto all’utile operativo del primo trimestre 2024. Ma soprattutto è un numero che supera nettamente la stima degli analisti del London Stock Exchange, ferma a 35 miliardi di dollari.
Buoni livelli di domanda hanno caratterizzato le vendite di semiconduttori per i workload di intelligenza artificiale, come in particolare le memorie Hbm (High Bandwidth Memory). “Sebbene i prezzi delle memorie in generale siano calati, le vendite di Samsung sono state aiutate dalla forte domanda da parte di clienti desiderosi di far scorta in vista di potenziali dazi statunitensi, e questo ha sostenuto le performance generali”, ha commentato Greg Roh, direttore della ricerca di Hyundai Motor Securities.
Anche la domanda di smartphone ha contribuito ai buoni risultati, con il traino della nuova gamma flagship Galaxy S25. A detta dell’azienda, è stato un debutto da record: in sole tre settimane dal lancio commerciale, l’8 febbraio, sono stati venduti più di un milione di Galaxy S25, S25 Plus ed S25 Ultra.