C’è anche Hpe, oltre a Nutanix, Microsoft e a DataCore, tra i vendor che propongono tecnologie per la virtualizzazione alternative a Vmware, dopo il cambio di direzione voluto da Broadcom, non piaciuto a tutti i clienti. Dopo l’annuncio di qualche mese fa, l’offerta Hpe VM Essentials è ora disponibile a livello globale, esclusivamente attraverso la rete di partner affiliati all’azienda.
Hpe VM Essentials è una soluzione standalone realizzata a partire dall’hypervisor open-source Kvm e dalla tecnologia di Morpheus Data, azienda acquisita da Hewlett Packard Enterprise lo scorso agosto. La soluzione consente sia di gestire le macchine virtuali già esistenti e basate sull’hypervisor di Vmware, sia di passarle sulla piattaforma di orchestrazione di Hpe e sia di creare macchine virtuali nuove. L’hardware supportato è al momento quello di Hpe, inclusi i server ProLiant Compute Gen11 e Gen12, ma l’azienda ha già detto di prevedere un’estensione a sistemi di terze parti.
In sostanza, per i clienti è possibile distribuire e gestire macchine virtuali da un'unica interfaccia, con vantaggi di semplificazione del lavoro e di risparmio. Per i partner di canale, invece, il vantaggio è poter diversificare l’offerta e proporre servizi a valore aggiunto.
“Ridurre complessità e costi della propria infrastruttura virtualizzata è oggi sempre più una priorità per le aziende”, ha commentato Paolo Delgrosso, channel, alliance, Oem & Sp sales director manager di Hpe Italia. “Con Hpe VM Essentials, offriamo loro una piattaforma flessibile, accessibile e conveniente, che assicura al tempo stesso efficienza e semplifica la transizione verso un modello hybrid-cloud. I nostri partner saranno ancora una volta centrali in questo processo e avranno l’occasione di rafforzare la relazione con i clienti e accompagnarli nei loro processi di trasformazione".