28/05/2025 di redazione

Nasce Kyp, uno “scudo digitale” contro i rischi della supply chain

La milanese Know Your Partner (Kyp) propone una piattaforma per la compliance che analizza partner e fornitori attraverso monitoraggi continui, dati verificati, AI e blockchain.

Le aziende corrono rischi di vario genere, informatici, fiscali e legali, a causa delle loro supply chain, di fornitori o partner che non sempre sono ciò che sembrano. I rischi legati alla supply chain partono dalla perdita della deducibilità dei costi per arrivare a pesanti sanzioni amministrative e anche a responsabilità penali. Le violazioni di compliance sono spesso involontarie, considerando sia la mancata visibilità sui fornitori sia il contesto normativo in continua evoluzione.

Per aiutare le aziende in questa impresa, a Milano è nata Know Your Partner (Kyp), società che mette insieme le competenze in ambito legale, tributario e del diritto d’impresa del proprio team e una piattaforma tecnologica basata su analisi dei dati, intelligenza artificiale e blockchain.

A guidarla c’è Marco Sartori, già Ceo della società di consulenza legale Complegal. “Il rischio legato alle cosiddette società ‘cartiere’ e alle false fatturazioni rappresenta oggi una delle minacce più gravi e pervasive per la tenuta economica e la reputazione delle aziende italiane”, ha detto Sartori. “Non si tratta più solo di evitare l’illecito: anche chi opera in buona fede può trovarsi coinvolto in accertamenti milionari semplicemente per non aver condotto verifiche approfondite sui propri fornitori”.

L’idea di Kyp è quella di aiutare aziende di ogni settore a valutare i propri fornitori e partner in modo rapido, trasparente e sicuro, evitando possibili violazioni di compliance e le già citate conseguenze che ne derivano. La sfida è quella di “trasformare la compliance formale in vero vantaggio competitivo, offrendo la certezza del dato (costantemente aggiornato), la chiarezza dei report e la tracciabilità assoluta delle verifiche, così da potersi distinguere per affidabilità sul mercato e fronteggiare con serenità qualsiasi controllo o accertamento”, ha spiegato l’ufficio stampa di Kyp.

Marco Sartori, Ceo di Know Your Partner (Kyp)

Marco Sartori, Ceo di Know Your Partner (Kyp)

Come funziona la piattaforma di Kyp

Alla base di tutto c’è un modello di intelligenza artificiale proprietario chiamato Kyperalgorithm (marchio registrato) e validato scientificamente dal dipartimento Bidsa (Bocconi Institute for Data Science and Analytics) dell’Università Bocconi di Milano. L’algoritmo analizza e valuta il profilo di rischio di ogni impresa in modo oggettivo, incrociando e pesando variabili organizzative, economico-patrimoniali, finanziarie, reputazionali e di compliance. Si ottiene così non un indice statico ma una fotografia dinamica, che si aggiorna costantemente e in cui vengono evidenziate le anomalie.

La piattaforma integra tecnologie di intelligenza artificiale e machine learning (per la valutazione automatica degli indicatori di rischio), blockchain (per assicurare la data certa, l’immutabilità e la tracciabilità di ogni dato e documento), algoritmi certificati, che vengono costantemente aggiornati grazie a un osservatorio giurisprudenziale interno (che monitora i casi più recenti di società fraudolente), e ancora funzionalità di monitoraggio continuo dei fornitori (con alert automatici su variazioni di bilancio, amministratori o eventi societari critici) e metodologie statistiche proprietarie per individuare le società più rischiose.

In quanto partner di Infocamere, Kyp può basarsi sui più recenti dati acquisiti direttamente dalla Camera di Commercio, e inoltre integra nella piattaforma indici finanziari e reputazionali (proprietari ed esterni), notizie negative pubblicate dai media, liste di persone politicamente esposte e di aziende controllate da governi.

“Kyp offre una serie di vantaggi distintivi che lo rendono particolarmente efficace nella gestione dei fornitori, assicurando un controllo continuo e automatizzato grazie all’integrazione di dati ufficiali aggiornati in tempo reale”, ha aggiunto Sartori. “Questo sistema fornisce informazioni certe, report completi e pronti all’uso, facilmente integrabili nei processi aziendali, un sistema che evolve con le esigenze del mercato e si aggiorna in base ai più recenti sviluppi normativi e giurisprudenziali”.

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