20/05/2025 di redazione

Processori per smartphone, Xiaomi cerca l’indipendenza

L’azienda cinese investirà l’equivalente di 6,9 miliardi di dollari in un decennio per lo sviluppo di chip di fascia alta per smartphone.

xiaomi-smartphone-chip.jpg

Xiaomi vuol camminare con le proprie gambe, diventando sempre più indipendente dalle forniture di chip che arrivano dall’estero. E che potrebbero non arrivare. In tempi di grande incertezza sul fronte dell’import/export e dei collegati dazi, visti i continui dietrofront di Donald Trump, sviluppare e produrre semiconduttori internamente potrebbe essere una buona strategia. E dunque l’azienda cinese, terzo marchio di smartphone più venduto al mondo stando ai più recenti dati di Canalys, con quasi 42 milioni di unità commercializzate nel solo primo trimestre di quest’anno, ha deciso di seguire questa strada.

In occasione del 15esimo compleanno dell’azienda, Xiaomi ha annunciato di voler investire l’equivalente di 6,9 miliardi di dollari nel corso di un decennio per lo sviluppo di processori di fascia alta per smartphone. La notizia è arrivata attraverso WeChat, firmata dal fondatore e amministratore delegato Lei Jun.

L’ingresso di Xiaomi nel mercato dei chip per telefoni cellulari risale al 2017, anno in cui fu lanciato il Surge S1 a bordo dello smartphone Mi 5c. L’azienda si era poi però dedicata al potenziamento di altre linee di business, tra cui i dispositivi di domotica, gli indossabili e anche le automobili elettriche. Tuttavia Xiaomi ha anche continuano a investire in ricerca e sviluppo nell’area dei semiconduttori, in cui lavorano oltre 2.500 dipendenti.

"Xiaomi ha sempre avuto ambizioni nei chip”, ha scritto Lei. “Vi chiedo sinceramente di concederci altro tempo e pazienza supportandoci nella nostra continua esplorazione di questo percorso”. Un nuovo prodotto dovrebbe finalmente arrivare: qualche giorno fa l’azienda ha annunciato che presenterà il suo nuovo chip per dispositivi mobili, battezzato Xring 01. Si tratterà di un processore a 3 nanometri e, secondo indiscrezioni, avrà prestazioni paragonabili allo Snapdragon 8 Gen 2 di Qualcomm. Un prodotto, quest’ultimo, che rappresentava lo stato dell’arte un paio di anni fa. Xiaomi dunque sembra puntare in alto, ma con la consapevolezza di non poter eguagliare il grado di innovazione attuale del leader di mercato. 

scopri altri contenuti su

ARTICOLI CORRELATI