Sorpasso storico e grande conquista per Xiaomi: il marchio cinese è il secondo più venduto nel mercato degli smartphone, dopo Samsung e prima di Apple. Con un balzo felino, fotografato dai dati (preliminari) di Canalys sul trimestre di aprile-giugno 2021, Xiaomi ha superato gli iPhone grazie a un’incredibile crescita annua dell’83% delle vendite a volume. E quel che più colpisce, forse, è notare come Samsung non sia nemmeno così lontana. Xiaomi nel trimestre in esame un market share del 17%, che la posiziona subito al di sotto del 19% della sudcoreana e sopra al 14% di Apple, al 10% di Oppo e al 10% di Vivo. La grande assente è Huawei, come già evidenziato dai dati di Gartner relativi alle vendite del primo trimestre.
In generale, le consegne di smartphone alla distribuzione nel secondo trimestre 2021 sono cresciute del 12% rispetto all’analogo periodo del 2020, che come sappiamo fu funestato dalle intense ondate di covid e dai lockdown un po’ in tutto il mondo. Tutti i primi cinque vendor hanno guadagnato terreno, sebbene Apple si sia dovuta accontentare di un +1% nei volumi di vendita. Samsung è cresciuta del 15% anno su anno, Oppo del 28%, Vivo del 27%.

Fonte: Canalys
Nell’annunciare questi dati preliminari, Canalys non ha diffuso particolari commenti a corredo, ma è possibile ipotizzare che la crisi economica mondiale seguita alla pandemia abbia sia ridotto il potere d’acquisto dei consumatori in molti mercati, sia dirottato parte di quel potere d’acquisto verso i computer, che per molti sono diventati una scelta obbligata per poter lavorare da casa. Va detto poi che tradizionalmente le vendite di Apple crescono sull’onda del lancio di nuovi iPhone in autunno e del correlato abbassamento di prezzi per i modelli precedenti. I conti, dunque, andranno fatti a fine anno. Per ora non possiamo parlare di una crisi degli iPhone, ma certamente balza all’occhio per confronto il grande successo di Xiaomi.
In una lettera ai dipendenti, pubblicata sul blog dell’azienda, il fondatore e Ceo di Xiaomi, Lei Jun, ha descritto il secondo posto in classifica come il risultato di anni di lavoro. “Nel terzo trimestre del 2014 abbiamo ottenuto il terzo posto mondiale per la prima volta nella nostra storia”, ha scritto. “Sfortunatamente, in seguito abbiamo vissuto molte difficoltà e siamo usciti dalla top-five. A partire dal 2016 ci siamo sottoposti a una completa revisione del nostro business e, dopo cinque anni di automiglioramento, abbiamo potenziato in modo significativo le capacità dei nostri prodotti e ci siamo aperti la strada nel segmento premium e rinforzato la nostra posizione in esso”.