In un mercato nel quale anche le soluzioni di unified communication & collaboration sono ormai commoditizzate, non sono più i prodotti a fare la differenza, ma i servizi e la capacità di comprendere a fondo le necessità della clientela. Secondo Wildix, questo è il lavoro primario che spetta ai propri partner globali per superare quella che il Ceo Steve Osler ha definito la “vampiresca” concorrenza, riprendendo un concetto già enfatizzato in passato: “Operiamo in un comparto dove certi big, Microsoft in testa, stanno dettando le regole e non si possono affrontare a suon di sconti. Dobbiamo lavorare insieme alla nostra rete per generare valore con i servizi e preservare una clientela che, altrimenti, viene presa di mira da competitor che usano armi difficili da contrastare”.
All’edizione 2025 dell’Uc&C Summit, pertanto, il vendor di origine italiana ha lanciato Sales Elevate Lab, un programma costruito su formazione avanzata e tool dedicati, per rafforzare il legame con un canale che occupa il 100% della generazione di business: “Si tratta di un laboratorio interattivo, pensato per fornire strumenti pratici e strategie innovative a supporto del lavoro dei partner”, ha precisato Alberto Benigno, chief sales officer di Wildix. “Il nostro obiettivo è aiutare i professionisti delle vendite a diventare partner strategici per i loro clienti, sfruttando appieno il potenziale delle nostre soluzioni”.
Steve Osler, Ceo e cofondatore, insieme al fratello Dimitri, di Wildix
A sostegno dell’iniziativa, è stato messo a disposizione un fondo da un milione di euro per consentire agli operatori di canale di concretizzare transazioni a forte impatto, cui si affianca un nuovo Seles Engineering Team per supportare con competenza tecnica la gestione delle opportunità complesse. Tutte queste iniziative sono sostenute da “miglioramenti significativi negli strumenti resi disponibili sulla Salesforce Partner Community per noi di riferimento, soprattutto in direzione dell’ottimizzazione dei workflow e della fornitura di analisi sfruttabili per raggiungere più consistenti performance commerciali”, ha indicato Osler.
Poiché, tuttavia, c’è pur sempre la tecnologia alla base di ogni offerta poi da arricchire con servizi e consulenza, Wildix ha approfittato del proprio evento annuale anche per puntare i riflettori su Wms 7, piattaforma progettata soprattutto per “rispondere ai problemi legati alla frammentazione dei sistemi presenti nelle aziende e alle crescenti minacce in termini di sicurezza”, ha illustrato Dimitri Osler, Cto di Wildix. Nella nuova versione del prodotto, sono integrati la trascrizione in tempo reale delle interazioni, strumenti per ricavare sintesi intelligenti e un chat engine con un peso più rilevante della componente di AI.
Il vendor ha, inoltre, annunciato che la piattaforma x-bees, basata sull'intelligenza artificiale e integrata con Salesforce, sarà oggetto di un aggiornamento importante sotto forma di sales intelligence avanzata, sotto forma di analisi del sentiment in tempo reale, assistenza alle chiamate e reporting dettagliato. Aggiornata anche la soluzione x-hoppers, con capacità di rilevamento furti basato su AI, gestione delle linee e avvisi di sicurezza. Qui Wildix è già in grado di portare esperienze concrete a supporto, come quella di House of Spells a Londra, dove gli incidenti di furto settimanali sono scesi da 4 a solo 1-1,5 in media.