29/07/2021 di Redazione

Alphabet ancor più ricca grazie a Google Search, cloud e YouTube

Nel secondo trimestre 2021 la holding di Mountain View ha ottenuto una crescita di ricavi del 62% anno su anno, anche per merito di servizi cloud e pubblicità su YouTube.

immagine.jpg

Poche aziende possono, come Alphabet, vantare un giro d’affari da vertigini e un rapporto fra ricavi e utili tanto vantaggioso. Il colosso di Mountain View, la cui più importante società è Google, ha battuto nuovi record con i risultati finanziari del secondo trimestre 2021: ricavi pari a 61,9 miliardi di dollari, in aumento del 62% anno su anno, e utili netti pari a 18,5 miliardi, per una formidabile crescita del 166%. Sebbene questi incrementi siano in parte attribuibili al confronto con il trimestre nero della prima ondata di pandemia del 2020, ugualmente impressionano. Da un anno all’altro, il numero dei dipendenti di Alphabet è salito da 127.498 a 144.056.

 

“Nel secondo trimestre c’è stata una crescente ondata di attività online in molte parti del mondo”, ha dichiarato l’amministratore delegato di Google e di Alphabet, Sundar Pichai,e siamo orgogliosi che i nostri servizi abbiano aiutato così tante persone e aziende. I nostri investimenti di lungo termine in intelligenza artificiale in Google Cloud ci stanno aiutando a portare miglioramenti significativi nelle esperienze digitali di tutti”. 

 

Il giro d’affari di Google Cloud è aumentato in modo sostanziale da un anno all’altro, passando dai circa 3 miliardi di dollari del secondo trimestre 2020 ai quasi 4,63 miliardi del secondo trimestre 2021. La maggior parte del giro d’affari si deve però al motore di ricerca e dunque agli introiti del search advertising, che hanno fatto un balzo da 21,32 a 35,84 miliardi di dollari. La migliore performance è stata quella di YouTube, i cui ricavi pubblicitari trimestrali sono passati da 3,8 a 7 miliardi di dollari.

 

A detta di Ruth Porat, chief financial officer della holding e di Google, i 61,9 miliardi di dollari di ricavi “riflettono l’elevata attività online dei consumatori e una forza ad ampia base nella spesa pubblicitaria”. Le stesse dinamiche hanno favorito anche Facebook, reduce da risultati trimestrali altrettanto vincenti.

 

ARTICOLI CORRELATI