25/05/2015 di Redazione

BlackBerry, azienda fragile: pronti ulteriori tagli al personale

La società canadese parla di “riallocazione”, ma per le indiscrezioni di stampa la divisione mobile della compagnia sarà presto ridotta all’osso. Non si conosce ancora il numero di licenziamenti. L’obiettivo del Ceo, John Chen, è arrivare alla piena reddi

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Citando il proverbio, si potrebbe dire che una trimestrale buona non fa primavera. È il caso di BlackBerry che, malgrado sia riuscita a riaffiorare leggermente con la testa dal pelo dell’acqua, non sembra ancora avere attraccato in un porto sicuro. E a farne le spese, ancora una volta, sono i suoi dipendenti. Secondo diverse indiscrezioni statunitensi, infatti, l’azienda canadese sarebbe pronta a “demolire” la divisione che realizza dispositivi mobili. Le prime voci di corridoio sono state sostanzialmente confermate dalla società che, in una dichiarazione rilasciata all’Agence France-Press, ha rimarcato l’intenzione di “riallocare risorse nelle modalità migliori per garantire la crescita e il profitto in tutti i segmenti del nostro business, mentre continua la nostra opera di ristrutturazione”. Tradotto dal politically correct, significa praticamente una sola cosa: tagli.

L’unico dettaglio che per ora manca è il numero di lavoratori che verranno licenziati o, nella migliore delle ipotesi, spostati in altri comparti aziendali. L’obiettivo dichiarato in passato dal Ceo della società, John Chen, è comunque quello di raggiungere la piena redditività entro la fine dell’anno. Quindi, tagliare i rami secchi è sicuramente uno dei modi più rapidi per arrivare al traguardo rispettando la tabella di marcia.

Solo tre anni fa BlackBerry impiegava a livello mondiale oltre 16mila persone, scese ora a circa 6.200 unità, con un fatturato per l’anno fiscale 2015 di 3,27 miliardi di dollari. Rimasugli del tempo che fu: soltanto nel 2012 la società riportava entrate pari a 18,4 miliardi. A pesare in modo abnorme sui conti è ancora la divisione hardware, quella che negli anni d’oro macinava miliardi grazie ai cellulari, presenti praticamente nelle mani di ogni professionista. Malgrado l’obiettivo dei vertici aziendali sia principalmente quello di spostare il core business su altri prodotti, lo spettro dei telefoni aleggia ancora. E mette paura.

Per ora John Chen non è riuscito quindi a dare seguito alle sue parole, perché in passato ha dichiarato di volersi concentrare soprattutto su applicativi e servizi. Uno dei prodotti di punta dell’azienda, la BlackBerry Experience Suite, è stato difeso dai vertici societari per le sue potenzialità multipiattaforma e, a detta del Ceo, il numero di clienti che sfrutta gli applicativi della compagnia ha toccato nell’ultimo anno quota 2.200, con nomi importanti come Delta Airlines, Hsbc e lo stesso governo del Canada.

 

Il BlackBerry Bes 12 è uno dei prodotti di punta dell'azienda: un "pacchetto sicurezza" multipiattaforma

 

Ma gli sforzi non sono sufficienti e tenere il passo nel mercato degli smartphone sembra essere un’impresa sempre meno alla portata dell’azienda. I vertici sembrano essersene ora resi conto, malgrado nelle ultime settimane abbiano provato a fare buon viso a cattivo gioco, rilasciando anche un nuovo smartphone. È il Leap, un dispositivo con diagonale da cinque pollici e processore Qualcomm a 1,5 GHz. Inoltre, durante il Mobile World Congress di Barcellona, BlackBerry ha mostrato rapidamente dal palco un cellulare con schermo touch e tastiera Qwerty fisica. Forse un oggetto destinato a rimanere un mero prototipo, viste le fosche nubi che ancora si addensano sui cieli di Waterloo.

 

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