Colossi in crescita, Bt compra Ee per 19 miliardi di dollari
Si chiude la trattativa avviata tra le due aziende nel 2014, anche se l’ok definitivo dalle autorità di garanzia si avrà probabilmente nel 2016. Gli acquirenti vogliono allargarsi nuovamente nel settore dei cellulari, di cui Ee è leader nel Regno Unito. Orange e Deutsche Telekom cedono le quote e passano all’incasso, Vodafone invece trema.
Pubblicato il 05 febbraio 2015 da Alessandro Andriolo

Bt fa piazza pulita dei suoi principali avversari nel campo della telefonia britannica e si compra Ee per 19 miliardi di dollari. Si chiude così una trattativa avviata già negli ultimi mesi del 2014, anche se per un’acquisizione effettiva si dovrà attendere il 2016, dopo il via libera della Competition and Market Authority del Regno Unito.
Bt spariglia quindi le carte, rientrando con prepotenza nel settore mobile dopo esserne stata protagonista agli albori con Bt Cellnet, divisione poi lasciata nelle mani di O2 e degli spagnoli di Telefónica. Ed è proprio con O2 che l’azienda britannica si pone di nuovo in forte competizione, malgrado la proprietà del marchio non sia più iberica ma sia recentemente passata a Li Ka Shing e al suo colosso di Hong Kong, Hutchison Whampoa.
Ee è il principale operatore telefonico mobile del Regno Unito, con 31 milioni di clienti ed è stata la prima azienda a introdurre la rete 4G/Lte in Uk, nel 2012: tecnologia che l’ha portata al primo posto in Europa per numero di contratti siglati. Bt è invece attiva soprattutto nel campo della telefonia fissa a banda larga e vanta un posizionamento forte nel mondo aziendale.
Quali saranno i dettagli finanziari dell’operazione? Orange e Deutsche Telekom, azionisti di Ee, cederanno tutte le quote a Bt e, una volta che l’accordo verrà siglato in modo definitivo, la società di telecomunicazioni tedesca deterrà una quota del 12% del capitale di Bt e potrà nominare un membro non esecutivo nel board della compagnia. La parte in contanti verrà invece sostenuta da una combinazione di nuovi debiti di finanziamento e dall’emissione di azioni per un miliardo di sterline circa.
Si dovranno ora attendere le mosse di altri competitor diretti, come Vodafone, che esce sicuramente indebolita da questo accordo e che potrà far sentire la sua voce con le agenzie che si occupano di concorrenza a livello locale ed europeo. Ma Bt ha portato le mani avanti è ha già dichiarato che Ee rimarrà un’azienda a sé stante, ai cui clienti il colosso delle telecomunicazioni potrà comunque portare la propria offerta di prodotti.
“Questo accordo è una tappa fondamentale per Bt, perché ci permetterà di accelerare piani e investimenti nel settore mobile”, ha dichiarato Gavin Patterson, Ceo della compagnia britannica. “L’azienda leader in Uk è ora collegata alla principale rete in fibra ottica del Paese e le due realtà formeranno il maggior fornitore di servizi di telecomunicazioni nel Regno Unito. L’operazione restituisce a Bt l’allettante chance di generare un valore importante per gli azionisti, oltre a significare un’opportunità per tutti i nostri dipendenti, perché puntiamo a creare una vera e propria infrastruttura digitale di livello mondiale”.
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