29/06/2022 di Redazione

Ericsson a un passo da Vonage, acquisizione entro luglio

L’azienda svedese ha fatto sapere che l’operazione da 6,2 miliardi di dollari dovrebbe concludersi nelle prossime settimane.

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Ericsson è a un passo dall’acquisizione di Vonage, un’operazione da 6,2 miliardi di dollari annunciata mesi fa e che avrebbe dovuto completarsi entro la prima metà del 2022. Ma che  ha, invece, subìto ritardi per almeno un paio di motivi. La società svedese è finita recentemente nel mirino della Securities and Exchange Commission statunitense (Sec), che ha avviato un’indagine su possibili atti di corruzione che Ericsson avrebbe commesso per ottenere contratti di fornitura per le reti telefoniche in Iraq.

Nello specifico, alcuni collaboratori dell’azienda avrebbero elargito mazzette niente meno che all’Isis, come deducibile da una serie di pagamenti a diversi fornitori. Nel 2019 Ericsson era stata oggetto di simili accuse di corruzione in Cina, Indonesia, Kuwait e altri Paesi, arrivando a patteggiare un pagamento da 1 miliardo di dollari. Per il caso Isis, la stessa Ericsson si è attivata con un’indagine interna che ha portato all’allontanamento di collaboratori attivi sul territorio iracheno. Evidentemente, per un’azienda con una rete commerciale tanto grande non è facile controllare la correttezza di ciascun collaboratore.

Ma l’acquisizione di Vonage è rimasta in stand-by anche per le normali procedure di verifica condotte dalle autorità che regolano il mercato. L’accordo è stato passato al vaglio della Committee on Foreign Investment statunitense, ente il cui compito è verificare la sicurezza degli investimenti realizzati negli Usa da aziende straniere. Vonage è, infatti, una società del New Jersey specializzata in soluzioni di telefonia per aziende, con un’offerta che spazia dal VoIP alle applicazioni per i contact center, dalle Unified Communications al servizio clienti.

Nonostante la Committee on Foreign Investment non si sia ancora espressa, Ericsson ha voluto rassicurare gli investitori. “Ericsson”, si legge nel breve comunicato stampa pubblicato ieri, “continua a lavorare a stretto contatto con la Commissione sugli Investimenti Esteri statunitense, che sta valutando la proposta acquisizione di Vonage Holding. La fusione ha superato tutti gli altri requisiti di approvazione da enti regolatori stranieri e statunitensi, e le parti stanno lavorando per concludere il processo il più rapidamente possibile. Ericsson e Vonage restano impegnate nella transazione e stanno lavorando per chiuderla prima della fine di luglio”. Si tratterà, per Ericsson, della sua più grande acquisizione di sempre, ancora più costosa (e di parecchio) rispetto all'investimento da 1 miliardo di dollari mobilitato nel 2020 per Cradlepoint.

 

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