03/02/2020 di Redazione

Gli smartphone risalgono, ma Samsung patisce su altri fronti

Nel trimestre concluso a fine 2019 la società ha visto calare ricavi e utili, ma l'intero anno è a segno meno per via della debole domanda di chip e display. In crescita, invece, le vendite di telefoni.

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Samsung è ancora il numero uno degli smartphone e un colosso tecnologico anche nell’ambito dei semiconduttori e dei display. Ma non è un momento facile per l’azienda sudcoreana, reduce da un anno in cui lungo la supply chain la domanda e il costo dei componenti di memoria ha continuato a calare. I risultati purtroppo si sono visti, sia sui numeri dell’ultimo trimestre sia su quelli dell’intero 2019. 

 

Nel trimestre di ottobre, novembre e dicembre il fatturato ha raggiunto i 59.880 miliardi di won (corrispondenti a circa 53,89 miliardi di dollari), il profitto operativo è arrivato a 7.160 miliardi di won (6,44 miliardi di dollari). Per entrambi gli indicatori, i numeri sono in calo rispetto a quelli dell’analogo trimestre del 2018. 

 

Allargando lo sguardo all’intera annata, la situazione non appare più rosea, anzi: 230.400 miliardi di won il fatturato, ben inferiore ai 243.770 miliardi di won del 2018. Ma il vero crollo è quello dei profitti operativi, scesi dai 58.890 miliardi di won del 2018 ai 27.770 miliardi dell’anno scorso. Più che un dimezzamento.

 

La società ha spiegato che su questo andamento hanno inciso negativamente i cali di prezzo dei componenti di memoria e la debole domanda di display, mentre i ricavi sono stati tenuti a galla dalla ripresa degli ordini per le memorie destinate a server e dispositivi mobili e dallesolide vendite” dei Galaxy. D’altra parte già sapevano che il mercato degli smartphone stesse attraversando una fase espansiva grazie ai monitoraggi delle società di ricerca, che evidenziavano proprio in Samsung (oltre che in Huawei) i due marchi trainanti.

 

Ora per il 2020 l’azienda si dichiara ottimista. Nel campo degli schermi per dispositivi mobili, la domanda di componenti Oled crescerà grazie alla nuova ondata di smartphone 5G attesi sul mercato, i quali saranno chiaramente dispositivi di fascia alta. I nuovi smartphone 5G  avranno un effetto benefico anche sulla domanda di componenti di memoria, ma anche le aziende proprietarie di grandi data center contribuiranno alla causa, aiutando le condizioni di mercato a “migliorare gradualmente”. 

 

Tra i progetti per il 2020 di Samsung c’è l’intenzione di “differenziare l’offerta di telefoni premium espandendo l’adozione del 5G e introducendo nuovi design di prodotti pieghevoli”. L’esperienza del Galaxy Fold, pur turbolenta (per via di difetti della prima versione, poi corretti in corsa) non si è rivelata fallimentare.

 

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