I nuovi Google Glass in arrivo a breve, parola di Luxottica
L’amministratore delegato del colosso dell’ottica, Massimo Vian, ha assicurato che la seconda versione degli occhiali hi-tech di Mountain View è in preparazione. E non solo: Google sta già pensando a una terza generazione. Il progetto dei wearable device di realtà aumentata, più volte dato per moribondo, potrebbe riservare delle belle sorprese.
Pubblicato il 27 aprile 2015 da Redazione

La sentenza sui Google Glass è ancora sospesa, ma da Luxottica arrivano nuove notizie: la prossima generazione di occhiali hi-tech sarà presto disponibile e beneficerà della collaborazione dell’azienda italiana produttrice di occhiali e lenti. Lo ha svelato in incontro con gli investitori, tenutosi a Milano, l’amministratore delegato di Luxottica, Massimo Vian, senza specificare tempistiche. Vian ha spiegato che in questo momento la versione numero due gli occhiali è “in preparazione” e che Google già sta valutando, senza aver ancora deciso, come sviluppare la terza generazione dei suoi Glass. Una tecnologia, dunque, tutt’altro che destinata a finire nel dimenticatoio o in qualche nicchia di mercato.
Sull’innovazione nata a Mountain View si era speculato, dopo la decisione dell’azienda di interrompere la produzione e dislocare le attività di ricerca&svillupo dalla divisione Google X a un nuovo gruppo di lavoro guidato da Tony Fadell, cofondatore e amministratore delegato di Nest (l’azienda di domotica acquistata dalla stessa Big G). Luxottica collabora con Google da circa un anno, e il suo apporto si riverserà soprattutto sul design di un accessorio che deve perdere la patina “nerd” che ancora lo caratterizza, diventando più simile a un paio di occhiali di fascia alta.
Le nuove, pur vaghe dichiarazioni del Ceo di Luxottica per il momento rassicurano sul fatto che in California il progetto è tutt’altro che accantonato. Già nel mese di marzo Eric Schmidt, ex amministratore delegato e oggi presidente del consiglio di amministrazione, aveva confermato che i Glass sono “una grande e davvero fondamentale piattaforma per Google”.
Secondo i rumors emersi nei mesi scorsi, la seconda versione degli occhiali sarà migliorata non solo nell’estetica e nella portabilità, ma anche nella fruizione dei contenuti audio e video, nella memoria Ram e nella durata della batteria (che raddoppierà). Un avanzamento, quest’ultimo, reso possibile dall’impiego di processori Intel, e che si rivelerà utile in tutti i contesti d’uso professionale: sale operatorie, studi dentistici, magazzini, negozi, eccetera.
I Mini Augmented Vision di Bmw
L'interesse di Google per la tecnologia da applicare sugli occhi non si esaurisce qui. Recentemente la società ha ottenuto il riconoscimento di brevetto per una tecnologia di lenti a contatto dotate di sensori, in grado per esempio di monitorare lo stato di salute dei diabetici. Tornando invece alla realtà aumentata, l'ultimo wearable device da indossare sul naso è quello presentato (ancora come prototipo) da Bmw: Mini Augmented Vision, degli occhiali smart progettati per aiutare chi sta al volante a orientarsi e a guidare meglio.
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