Il cloud di Microsoft è ancora in ottima forma
Nel secondo trimestre fiscale le vendite di Azure sono cresciute del 76% anno su anno, anche se sono risultate piatte su base sequenziale. Le prestazioni dei Surface, dell’Xbox di Office 365 commercial hanno contribuito a un aumento dei ricavi complessivi del 12%. In territorio negativo solo le licenze Windows per gli Oem.
Pubblicato il 31 gennaio 2019 da Redazione

Microsoft inanella l’ennesima trimestrale positiva grazie all’inarrestabile corsa della nuvola. L’azienda di Redmond ha chiuso il secondo trimestre dell’anno fiscale 2019 con 32,5 miliardi di dollari di ricavi, in crescita del 12 per cento anno su anno. L’utile netto è stato di 8,4 miliardi. Nelle contrattazioni after hour il titolo è scivolato leggermente a causa di numeri di poco inferiori alle stime degli analisti (lo scostamento è stato di un punto percentuale). Niente di grave, se non che è la prima volta in otto trimestri che Microsoft non supera le aspettative dei mercati. La multinazionale ha comunque dimostrato ancora una volta una solidità che alcuni competitor sembrano non avere più e il merito è soprattutto della nuvola.
Il fatturato della divisione Intelligent Cloud è stato di 9,4 miliardi, in crescita del 20 per cento anno su anno, trainato dalle vendite di prodotti Azure: rispetto allo stesso periodo del 2018 fiscale il dato è salito del 76 per cento, anche se risulta piatto su base sequenziale. Le soluzioni server e i servizi cloud hanno fatto un balzo in avanti di 24 punti, mentre i servizi enterprise si sono dovuti accontentare di un più 6 per cento.
Eccellenti anche le prestazioni della gamma di dispositivi Surface, in aumento del 39 per cento, affiancati dalle ottime vendite del comparto Xbox (più 31 punti). La divisione Productivity and Business Processes, che racchiude Office, Linkedin e Dynamics, ha portato in cassa 10,1 miliardi di dollari, per una crescita del 13 per cento.
In particolare, la suite di produttività in cloud per le aziende ha generato vendite in aumento dell’34 per cento, mentre quella consumer dell’un per cento (con oltre 33 milioni di abbonati). Bene anche pubblicità e servizi offerti tramite Linkedin, in salita del 29 per cento, e i ricavi derivanti dai prodotti Erp/Crm di Dynamics. In particolare, la versione cloud della piattaforma ha registrato un balzo in avanti del 51 per cento.
L’unica nota stonata della trimestrale di Microsoft riguarda il business storico delle licenze Windows per gli Oem, risultate in calo di cinque punti percentuali. Ma, secondo la società, il dato è in linea con l’andamento del mercato dei Pc per le aziende. Complessivamente, la divisione More Personal Computing (che include anche Surface, gaming e altri business) ha portato in cassa 13 miliardi di dollari, per un aumento del 7 per cento anno su anno.
Per il trimestre in corso, il colosso di Redmond si aspetta ricavi compresi tra 29,4 e 30,1 miliardi di dollari. Gli analisti, secondo dati Ibes elaborati da Refinitiv, si attendono un giro d’affari pari a 29,9 miliardi.
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