26/10/2022 di Redazione

Il cloud è ancora un punto di forza per Microsoft, ma rallenta

Nel trimestre di luglio-settembre la divisione Intelligent Cloud non ha tenuto il passo con la crescita precedente. Bene i ricavi di LinkedIn, Windows Commercial e Dynamics.

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A detta di Microsoft, la forza del cloud alimenta i risultati del primo trimestre dell’anno fiscale. Così la società di Redmond titola il comunicato stampa che annuncia i numeri del trimestre di luglio-settembre, il primo dell’anno fiscale in corso. I commentatori, però, hanno dato una lettura diversa a questi numeri, sottolineando che i ricavi della divisione Intelligent Cloud (che include il cloud pubblico di Azure ma anche Windows Server, SQL Server, e i servizi di intelligenza artificiale basati su Nuance) non hanno soddisfatto le stime degli analisti. Nel trimestre, infatti, il segmento ha generato 20,33 miliardi di dollari, contro i 20,36 miliardi di dollari pronosticati dagli analisti (secondo le opinioni raccolte da StreetAccount).

La verità sta entrambe le parti. Perché il cloud di Microsoft continua a crescere a doppia cifra, 20% anno su anno, e a fare da traino al business della multinazionale. Ma cresce a un ritmo più lento rispetto al passato. Le vendite di Azure, per esempio, nel trimestre segnano un incremento del 35% su base annua, inferiore al 40% del trimestre precedente.

In generale, comunque, i numeri di Microsoft sono a segno più e il rallentamento della crescita è il naturale riflesso dell’attuale scenario di incertezza economica, che scoraggia le aziende a incrementare gli investimenti. “In un mondo che sta affrontando venti contrari sempre più forti, la tecnologia digitale è il miglior vento in poppa”, ha dichiarato il presidente e amministratore delegato, Satya Nadella. “In questo contesto ci focalizziamo sull’aiutare i nostri clienti a fare di più con meno, e nel frattempo investiamo nelle aree di crescita a lungo termine e gestiamo la nostra struttura di costi in modo disciplinato”.

Nadella non ha fatto esplicito riferimento (ma la frase è sibillina) ai tagli di personale su cui recentemente sono circolate indiscrezioni: un migliaio di dipendenti circa, secondo i rumors. Microsoft, d’altra parte, è in buona compagnia perché altri colossi, come Alphabet, Apple, Meta e Twitter, in questi mesi hanno pianificato tagli o almeno un rallentamento delle nuove assunzioni. Meta, addirittura, ha incassato una “tirata d’orecchi” da parte degli azionisti, che pretendono un taglio dei costi di personale e moderazione negli investimenti rivolti al metaverso.

 

(Fonte: Microsoft)

 

 

L’andamento delle vendite di Microsoft
Guardando il bicchiere mezzo pieno, vanno sottolineate le discrete performance complessive: i ricavi trimestrali di Microsoft hanno superato i 50 miliardi di dollari (50,1 miliardi), segnando un +11% su base annua che diventa +16% a valuta costante. I 21,5 miliardi di dollari del profitto operativo corrispondono a un salto del 6%, che diventa un +15% a valuta costante. Cala, invece, del 14% (o dell’8% a valuta costante) l’utile netto trimestrale, pari a 17,6 miliardi di dollari.

Nel dettaglio, sul totale dei 50,1 miliardi di dollari guadagnati circa 16,5 miliardi riguardano la divisione Productivity and Business Processes, che include i prodotti e servizi di Office per aziende (+7% di ricavi anno su anno) e per utenti finali (+7%), le attività di LinkedIn (+17%) e i software e servizi cloud di Dynamics (+15%). 

Le vendite della divisione Intelligent Cloud sono salite del 20% su base annua, per un valore pari a 20,3 miliardi di dollari che include di prodotti e servizi di Azure, Windows Server, SQL Server e i servizi basati su Nuance. 

La divisione More Personal Computing ha fruttato 13,3 miliardi di dollari, segnando una crescita del 3% anno su anno che però racchiude andamenti eterogenei per i diversi prodotti e servizi. Quelli legati alla vendita di licenze Windows agli Oem sono scesi del 15%, probabilmente a causa del calo della domanda di Pc a livello mondiale e dei noti rallentamenti delle supply chain tecnologiche; di contro, le vendite di prodotti e servizi legati a Windows Commercial sono cresciute dell’8%. In leggero calo anche i contenuti e servizi di Xbox (-3%, ma +1% a valuta costante), mentre crescono sia le vendite di dispositivi Surface (+2%) sia i ricavi dell’advertising (+16%).

 

 

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