22/12/2022 di Redazione

Il cloud pubblico ha davanti un 2023 ostico e un futuro luminoso

Secondo le previsioni di Forrester Research, il public cloud supererà i mille miliardi di dollari di valore nel 2026. Nell’immediato permangono le difficoltà legate al contesto macroeconomico e politico e alla forte concorrenza.

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Il cloud computing e in particolare il public cloud continueranno a espandersi nei prossimi anni, ma i fornitori di servizi devono prepararsi a un 2023 non facile: il mercato sta maturando e i tassi di crescita naturalmente rallenteranno, mentre le tensioni politiche internazionali e le normative (come quelle sulla privacy e sulla sovranità sui dati) potranno alimentare la frammentazione. La competizione tra i grandi hyperscaler si farà sempre più aspra e contemporaneamente l’edge computing attrarrà maggiori investimenti aziendali, sottraendoli al cloud pubblico.

Sono queste, a detta degli analisti di Forrester Research, le principale sfide che l’anno prossimo i cloud provider dovranno affrontare. Superate queste turbolenze, però, il cielo è sereno: è previsto che nel 2026 il giro d’affari mondiale del cloud pubblico supererà i mille miliardi di dollari di valore.

A questi livelli i numeri, quelli del presente e ancor di più le previsioni sul futuro, vanno di certo presi con le pinze. Le discordanze tra gli osservatori possono dipendere dai criteri di inclusione o esclusione in una categoria di mercato: Gartner, per esempio, considera come “cloud pubblico” tutti i servizi di infrastruttura, piattaforma, software, sicurezza, gestione e advertising veicolati da infrastrutture di public cloud (quindi non di proprietà delle aziende utenti né offerte come private cloud da un fornitore). Secondo questi criteri, Gartner stima per quest’anno un giro d’affari mondiale di 490 miliardi di dollari. Nel 2023 si salirà a 591,79 miliardi.
 

 

 

Le scommesse vincenti del cloud pubblico
“Il cloud pubblico ha vissuto quasi un decennio di forte crescita e accelerazione, anche in mezzo alle sfide create dalla pandemia”, ha commentato Lee Sustar, principal analyst di Forrester. “Questa crescita continuerà fino al 2026. Tuttavia sarà messa alla prova da pressioni competitive su hyperscaler e fornitori, per massicci investimenti in servizi di analytics, servizi di deployment e SaaS, e il tutto preservando elevanti livelli di investimento per tenere il passo con l’innovazione dei concorrenti”.

Sul totale dei mille miliardi di dollari previsti per il 2026 da Forrester, quasi metà del mercato, circa 496 miliardi di dollari, spetterà ai servizi infrastrutturali (IaaS), dominati naturalmente dagli hyperscaler come Amazon Web Services (Aws), Microsoft Azure, Google Cloud e Alibaba. Poiché l’infrastruttura in cloud diventerà sempre più una commodity, per generare profitti e fidelizzazione i fornitori dovranno proporre elementi differenzianti e servizi premium.


Gli analisti di Forrester indicano, in particolare, tre ambiti strategici per conservare rilevanza nel panorama del cloud pubblico. La prima sono i servizi di database e analytics basati su intelligenza artificiale o machine learning (AI/ML): il loro giro d’affari triplicherà nel giro di quattro anni (fino a 89,5 miliardi di dollari nel 2026). Le aziende avranno bisogno di questi servizi per ottenere efficienza operativa e spingere l’innovazione, e inoltre gli standard di AI/ML saranno sempre più integrati nelle tecnologie cloud-native. Kubernetes si affermerà come lo standard di fatto per l’infrastruttura tecnologica in cloud.

Il secondo cavallo vincente sono i servizi di sviluppo: il loro giro d’affari nel 2026 si aggirerà intorno a 51 miliardi di dollari. A detta degli analisti, potranno attrarre un numero crescente di sviluppatori. La crescita sarà alimentata da vari fattori, tra cui l’affermazione delle architetture serverless diventeranno parte integrante dello sviluppo applicativo e l’uso di tecnologie low-code.

Il terzo motore del mercato saranno le applicazioni cloud che migliorano le offerte di Software-as-a-Service (SaaS) degli hyperscaler. Forrester ritiene che il segmento SaaS raggiungerà la saturazione con un giro d’affari annuo di 397 miliardi di dollari nel 2026, ma anche in seguito gli hyperscaler continueranno a coltivare il Software-as-a-Service potenziando le offerte e supportandole al meglio dal punto di vista infrastrutturale.

 

 

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