27/02/2023 di Redazione

Il digital twin deve poter far leva su cloud e automazione

Al proprio evento globale 3DExperience, Dassault Systèmes ha indicato la propria visione sul futuro del design, incentrato sullo sviluppo dei gemelli digitali e sulla collaborazione fra le diverse componenti del mondo industriale.

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Innovazione, sostenibilità e digitale sono i punti fermi sui quali Dassault Systèmes ha costruito la propria roadmap di sviluppo e che ha portato nella propria interezza all’evento globale 3DExperience, tenutosi nei giorni scorsi a Nashville, di nuovo in presenza, con oltre 10mila partecipanti.

A fare da anfitrione nella sessione d’apertura è stato Gian Paolo Bassi, senior vice president di 3DExperience Works, il quale ha sottolineato come sviluppo sostenibile e carbon footprint siano elementi imprescindibili nel momento in cui si affronti la progettazione di oggetti, macchine o linee di produzione. Per questo, uno degli annunci di peso della manifestazione ha riguardato l’integrazione in SolidWorks di un calcolatore automatico dell'impatto ambientale, che darà il proprio esito partendo dai materiali scelti per la produzione.

Da tempo, Dassault ha posto al centro della propria visione del futuro dell’industria i temi della digitalizzazione degli impianti e della collaborazione. A fare da base infrastrutturale a questa impostazione c’è il cloud, ormai talmente pervasivo da contenere servizi a livello di singola postazione di SolidWorks: “Dal prossimi luglio, gli utenti potranno esplorare, testare e così migliorare le proprie iniziative utilizzando i numerosi servizi integrati”, ha specificato Bassi. Fra questi, troviamo 3D Creator, Sculptor, Selector e altri. Nell’ottica citata della collaborazione estesa, gli utenti potranno condividere con chiunque i progetti senza nemmeno aver bisogno di una licenza o di installare particolari programmi, con il solo limite di non poterli editare.

Bernard Charles, Ceo di Dassault e GIan Paolo Bassi, senior vice president di 3DExperience Works

Il Ceo di Dassault, Bernard Charles, si è soffermato invece il futuro del design, concentrando la propria attenzione sullo sviluppo dei digital twin, che nell’accezione dell’azienda diventano virtual twin: “Parliamo di qualcosa di già concreto, che però deve far leva su una progettazione di altissima qualità”, ha precisato il manager, per poter minimizzare i rischi anche in tempo reale”.

Anche nel mondo industriale, inevitabilmente, sta facendo capolino il metaverso, con prospettive ben distinte dal potenziale offerto al mondo della simulazione, contrapposto ai rischi di disillusione più presenti nelle applicazioni per il consumatore finale. Allo stesso modo, un ruolo di rilievo nel quadro futuro delineato da Charles spetta all’intelligenza artificiale generativa (quella che anima anche uno strumento come ChatGpt, per intenderci), capace “di rafforzare le attuali basi di conoscenza e di replica dei design funzionali”.

L’altro asse portante della visione complessiva di Dassault è rappresentato dalla collaborazione fra i diversi team di progettazione. Ma questo va totalmente a braccetto con il tema dell’automazione, per esempio grazie all’apporto del machine learning nell’estrazione delle informazioni dai documenti 2D in Pdf, con gli utenti messi in grado di creare modelli e verificarne la qualità. Anche la documentazione delle parti progettate diventa più dinamica, con la possibilità di cambiare determinati elementi anche in tempo reale, condividendo il lavoro con i team collegati.

In generale, automazione e collaborazione permeano gli sviluppi annunciati sia su SolidWorks che su 3DExperience Works. Nel primo caso, si può citare il nuovo servizio Collaborative Designer, che consente di creare maggiori interazioni nella progettazione di una parte, mentre la progettazione di strutture complesse si potenzia in prestazioni con l’automazione delle possibilità di combinazione e fabbricazione. Possono essere meglio gestite anche le trasparenze del disegno industriale o le possibilità di assemblaggio, potendo testare ed eventualmente eliminare determinati modelli.

 

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