16/07/2021 di Redazione

La reazione alla pandemia? Una bella sorpresa grazie al digitale

Aziende e organizzazioni hanno mostrato velocità e resilienza inaspettate, anche grazie alle soluzioni Ict. E ora ci si aspetta la ripresa degli investimenti in 5G ed Edge Computing, anche e soprattutto in Italia.

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IctBusiness ha intervistato Aongus Hegarty, Presidente International Markets di Dell Technologies, per scattare una fotografia del mercato Ict post-pandemia. Ne abbiamo ricavato molti spunti interessanti di riflessione e anche una traccia di ottimismo, sempre utile in tempi di incertezza.

 

Quali sono i trend prevalenti in Europa e in particolare in Italia nel settore Ict?

L’Italia ha un trend molto simile agli altri Paesi: il focus è sulle aree chiave della workforce transformation, e, ovviamente, durante l pandemia è cresciuta la domanda di notebook, oltre alle soluzioni complete di collaboration. La difficoltà, in questo ambito, è saper abbinare le diverse “personas” (diversi profili utenti) con le diverse soluzioni. Più in generale, abbiamo verificato che nell’hybrid working le soluzioni devono essere flessibili e sicure, da ufficio o da remoto. Le aziende di tutto il mondo devono avere la possibilità di essere flessibili e di continuare ad attrarre le persone; questa rimane un’area molto importante. Il secondo grande trend è la modernizzazione delle infrastrutture, che devono essere cost effective e resilienti. Come ad esempio il flexible multicloud e il cloud ibrido. La terza esigenza, cresciuta molto, è quella relativa alla cybersecurity. Gli attacchi informatici sono aumentati, con un impatto significativo sul business. L’accelerazione della digital transformation ha scoperto delle vulnerabilità dovute al dilagare dell’online, delle applicazioni, dell’accesso ai dati da remoto. Il 50% di questi attacchi sono stati diretti a Pmi, e anche i Governi sono stati sotto attacco. Per questo motivo il mercato della cybersecurity ha mosso miliardi di dollari.

Tutto questo dinamismo dinamica libera molto potenziale, in Italia e in tutto il mondo. Lo vediamo anche da fatto che il 25% del PNRR è destinato al digitale. Molti altri fondi sono destinati alla sostenibilità, e anche questo impatta indirettamente sul business digitale.

 

Qual è il posizionamento di Dell Technology nel mercato post-pandemia?

Dell Technologies ha mostrato ottime performance nel primo trimestre del proprio anno fiscale, totalizzando 24,5 miliardi di dollari di fatturato con una crescita del 12%. Sono cresciute molto le infrastrutture, i device, i Pc e in generale tutte le categorie.Per quanto riguarda le prospettive, noto che il 5G sta prendendo molto spazio in Italia e l’Edge Computing è molto vicino a queste infrastrutture. Secondo i dati a nostra disposizione, il 75% delle aziende si aspettano più tecnologia sull’edge e i destini sono legati proprio a quelli del 5G.

Poi c’è tutto il business legato ai modelli “As a service”, che sta crescendo sempre di più. Noi abbiamo lanciato un modello “multi year journey as a service” anche per lo storage. Stiamo costruendo questa alternativa perché per i clienti significa avere a disposizione soluzioni più flessibili, con cui è più facile gestire i picchi. Più in generale, Dell Technologies ha investito 4,5 miliardi di dollari in ricerca e sviluppo quest’anno, proprio per sviluppare prodotti e soluzioni nei mercati in crescita.

Aongus Hegarty, Presidente International Markets di Dell Technologies

 

A proposito di Edge Computing, che prospettive ci sono per il segmento, sul quale avevate puntato molto prima della pandemia?

Non sarebbe esatto dire che l’edge abbia frenato. Ma le aziende hanno pensato prima a mettere le persone in condizioni di lavorare. C’è stata una pausa in generale, non solo per l’edge. Però, in una trasformazione che coinvolga anche la forza lavoro, pure le infrastrutture sono coinvolte. La riattivazione dei progetti accelererà nel corso dei prossimi mesi, gli analisti e il mercato sono concordi nel prevedere che gli investimenti in 5G and Edge ricominceranno. La pandemia sta ancora colpendo duro in alcune aree mentre altri mercati guardano a una forte crescita.

 

E per  le architetture iperconvergenti? 

Vediamo una continua crescita nell’iperconvergenza, soprattutto in abbinata al multicloud, nuove possibilità di espansione e capacità sul mercato; penso che i clienti chiedano sempre di più flessibilità nello spostare i workload, e queste infrastrutture sono molto adattae alle nuove esigenze. Noi con Vmware abbiamo un’alleanza strategica, grandi prospettive in tema di gotomarket, e continueremo a percorrere la nostra roadmap con loro. Continueremo a innovare. 

 

Quali sono i settori più promettenti per il post-pandemia, come è cambiata la dinamica del mercato? 

Per prima cosa, dobbiamo dire che nessuno si aspettava una pandemia globale. E ovviamente non si poteva prevedere questo impatto. Io sono comunque sorpreso dalla resilienza delle aziende e dell’abilità dimostrata nell’implementare soluzioni tecnologiche. Noi, in particolare, prima della pandemia avevamo la maggior parte dei dipendenti che lavoravano già in modo flessibile. Ma dal punto di vista della tecnologia è sorprendente osservare quanta strada è stata fatta. Le aziende hanno avuto pochi giorni per reagire e mettere in piedi il necessario per continuare a fare business. Per non parlare delle organizzazioni che operano nei settori dell’healthcare, dei servizi essenziali, dell’education. È stata una piacevole sorpresa. Anche la PA è stata molto rapida a reagire: prima della pandemia non avevamo nemmeno i portatili, ora parlano di flessibilità, connettività.

 

Quali aree geografiche hanno reagito meglio alla disruption della pandemia? Che cosa vi aspettate dal PNRR? 

Ora la sfida è sfruttare la potenza del PNRR, generando creatività e innovazione grazie all’opportuno utilizzo dei fondi. È una grande opportunità di portare ancora più persone a godere dei vantaggi della tecnologia. In Italia ed Europa: un euro su 5 sarà allocato per investimenti in digitale. Associato allo sforzo per la sostenibilità rappresenta un’opportunità fantastica. I prossimi anni saranno molto intensi.

 

 

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