30/03/2018 di Redazione

La rete di satelliti per il Web di Space X ottiene il via libera

La Federal Communications Commission ha approvato il progetto da 10 miliardi di dollari della società di Elon Musk. Starlink garantirà connessioni a 1 Gbps attraverso copertura satellitare.

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Oltre a voler mandare l'uomo su Marte, Elon Musk pensa a portare Internet sulla Terra, ovvero a garantire accesso ad alta velocità attraverso migliaia di satelliti lanciati in orbita. Il numero uno di Tesla Motors e di Space X ha ottenuto l'ok della Federal Communications Commission (Fcc) statunitense per Starlink, progetto dal nome poetico che per il già miliardario e giovane imprenditore potrebbe tradursi in ulteriore ricchezza. Se ne parla già da anni, mentre a fine 2016 la descrizione del piano è stata presentata formalmente alla Fcc. Adesso la commissione l'ha approvata, con cinque voti favorevoli e nessun contrario.

L'idea nata in seno a Space X, la società aerospaziale di Musk, è quella di pozionare in cielo circa 12mila satelliti. Il numero pianificato è progressivamente cresciuto, avendo come punto fermo la divisione di questi corpi celesti in due gruppi, uno più nutrito da collocare a circa 340 chilometri sopra il livello del mare e uno più piccolo che dovrà orbitare più in alto, a circa 1.200 chilometri di altezza. Si creerà così una una sorta di costellazione artificiale, Starlink appunto, che fornirà accesso Internet su banda larga anche nelle aree del mondo attualmente non connesse o connesse a bassa velocità.

I satelliti saranno spediti in più tappe, fra il 2019 e il 2024, e potranno assicurare fino a 1 Gbps di velocità di trasferimento dei dati, usando le bande di frequenza Ku e Ka dello spettro elettromagnetico. Un primo prototipo, a cui gli ingegneri e i costruttori di Space X lavorano da tempo, sta ancora aspettando di spiccare il volo.

 

 

Per progetti come questo, chiaramente, le difficoltà tecniche e l'impegno economico sono tali da giustificare qualche ritardo sulla tabella di marcia desiderata. Il voto della Fcc è stato accolto con soddisfazione da Gwynne Shotwell, presidente di Space X, che l'ha definito come “un passo importante verso la costruzione di una rete di satelliti di prossima generazione, che possa collegare il mondo attraverso un servizio a banda larga affidabile e conveniente, specialmente per coloro che attualmente non sono connessi”. L'intento, a metà tra filantropia e business, è simile a quelli portati avanti da Alphabet con la pianificata rete di palloni aerostatici di Project Loon (mentre ha avuto vita breve l'iniziativa dei “droni solari”) e da Facebook con Internet.org.

 

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