Mongolfiere e droni di Alphabet ottengono la “promozione”
Project Loon e Project Wing si trasformano, rispettivamente, in Loon e Wing: non più semplici progetti sperimentali, ma ora due società interne alla parent company di Google.
Pubblicato il 12 luglio 2018 da Valentina Bernocco

Le mongolfiere e i droni di Google, o meglio di Alphabet, ora volano alti. La holding di Mountain View ha deciso di far fare il salto di qualità a due sue iniziative “sperimentali”, Project Loon e Project Wing: ora diventano vere e proprie società interne al gruppo. Un po' come già accaduto con la trasformazione del progetto Google Car in Waymo, questa scelta certifica la solidità e la credibilità delle due iniziative, rispettivamente mirate a portare connettività Internet nel mondo attraverso i palloni aerostatici e a sviluppare un sistema di consegna tramite droni automatizzati.
Project Loon ha ottenuto la “promozione” dopo anni di sviluppo e di test sperimentali e dopo i recenti progressi resi possibili dall'intelligenza artificiale. Il metodo è diverso, ma l'intento è analogo a quello di Internet.org (iniziativa di Facebook): ridurre il digital divide, a beneficio della popolazione mondiale che attualmente fatica ad andare online, ma anche di nuove opportunità di ricavi pubblicitari e di altro tipo. Più utenti, più business.
Annunciato nel 2014, Project Wing mira invece a sviluppare sia l'hardware, sia il software di droni a emissioni zero, alimentati a batteria, che si orientano e schivano gli ostacoli grazie all'intelligenza artificiale. Nelle intenzioni di Alphabet, porteranno scompiglio nel settore delle consegne di merci, rendendole più veloci, economiche ed ecologiche. Va da sé che i droni presentano anche il vantaggio di poter arrivare ovunque, in zone di guerra, sul luogo di un incidente, di un incendio, di un disastro naturale.
Fino a ieri entrambe le missioni erano state portate avanti all'interno di “X”, la società di Alphabet incaricata della ricerca e sviluppo di progetti sperimentali. Come aziende indipendenti, pur all'interno di una holding, Loon e Wing si preparano ora al lancio commerciale del frutto dei rispettivi lavori. “Ora che la tecnologia alla base di questi progetti è stata realizzata, Loon e Wing sono pronti per portare i propri prodotti nel mondo”, ha scritto Astro Teller, lo scienziato e imprenditore britannico a capo di “X”. Wing, secondo quanto comunicato, continuerà a collaborare con aziende partner, enti regolatori e più in generale con il settore dell'aviazione per “sviluppare un approccio comune, sicuro e scalabile alla gestione del traffico di droni in cielo”.
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