30/08/2021 di Redazione

Nel post-covid si punta su cloud, reti virtualizzate e sostenibilità

Uno studio di Equinix svela che nella regione Emea sei aziende su dieci hanno trasformato la propria strategia IT in seguito alla pandemia. Cloud computing, reti virtualizzate e 5G protagonisti.

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La pandemia di covid ha trasformato le strategie delle aziende, nel bene e nel male. Se molte sono state costrette a ridurre gli investimenti, altre hanno comunque scelto di puntare sulla trasformazione digitale per potenziare la propria resilienza e guardare al futuro. Uno studio commissionato da Equinix, “Global Tech Trends Survey Shows Digitization Accelerating Worldwide”, ha interpellato 2.600 responsabili IT di aziende di dimensioni e settori diverse, ubicate in 16 Paesi, scoprendo che il covid-19 ha avuto certamente un impatto nella capacità di spesa e nei progetti di crescita.

 

Quest’anno ha dei piani di espansione il 54% delle aziende Emea coinvolte nell’indagine, dato in calo di quattro punti percentuali rispetto all’anno scorso. D’altra parte nella regione Europa, Medio Oriente e Africa sei aziende su dieci hanno trasformato la propria strategia IT proprio in conseguenza della pandemia, anche se solo il 39% ha coerentemente aumentato il budget IT messo a disposizione (in questo il dato Emea è inferiore alla media globale, che è del 42%). Inoltre poco meno della metà dei responsabili IT Emea, il 45%, ha detto che la propria azienda ha accelerato i progetti di trasformazione digitale in seguito alla pandemia.

 

Come verranno gestiti questi progetti di crescita in altre geografie o settori di mercato? In Emea, tra chi pianifica di espandersi, il 54% lo farà utilizzando infrastrutture di networking virtualizzato, anziché realizzare nuove reti fisiche. Il 58% si doterà di soluzioni capaci di aumentare l’agilità del business e il 68% sposterà in cloud un maggior numero di attività. Stando alla ricerca, attualmente le aziende Emea hanno già realizzato la migrazione in cloud di circa il 47% delle loro infrastrutture tecnologiche, con un incremento di sei punti percentuali sul dato del 2020. L’utilizzo del cloud ibrido (uso combinato di risorse on-premise e cloud) è balzato dal 30% al 42% nel giro di un anno, mentre il multicloud (ricorso a più fornitori) è passato dal 17% al 27%.

 

Tecnologie per la trasformazione digitale
Il cloud computing e l’interconnessione sono due fattori chiave in uno scenario segnato dagli eventi del covid, che hanno evidenziato chiaramente l’importanza delle tecnologie digitali ai fini della resilienza e della continuità dei servizi. Tra gli intervistati della regione Emea, il 51% ha detto che la propria azienda ha progettato l’infrastruttura IT per soddisfare le esigenze dello smart working (o più spesso del lavoro “ibrido”, un po’ da remoto e un po’ in presenza) e il 64% crede che ci saranno cambiamenti di lungo termine nelle modalità lavorative.

“Quando le aziende vogliono muoversi rapidamente in nuovi territori, possono farlo con l'agilità di un'infrastruttura digitale”, ha dichiarato Matthew George, director, segment marketing Emea di Equinix. “Stiamo assistendo a una maggiore propensione delle aziende a distribuire la loro architettura e a considerare l'utilizzo di un mix di connessioni fisiche e virtuali. Il 65% delle aziende Emea che si espandono in nuovi mercati usano connessioni virtuali piuttosto che investire in infrastrutture fisiche”.

Nel futuro che ci aspetta, anche il 5G avrà un ruolo importante. Metà degli intervistati della regione Emea pensa che le aziende potranno trarre vantaggi dalle nuove tecnologie proprio grazie al 5G, ma il 36% è preoccupato di dover riprogettare le architetture di rete a questo scopo.

 

Il peso della sostenibilità ambientale
Dall’indagine di Equinix emerge anche come, per i vendor, sarà sempre più strategico includere la sostenibilità ambientale tra i requisiti differenzianti della propria offerta. Per il 51% dei responsabili IT Emea (e per il 48% degli italiani), infatti, questo è uno tra i principali elementi considerati nello scegliere i fornitori tecnologici. Il 54% delle aziende Emea (e il 53% delle italiane) ha adottato un piano di sostenibilità a lungo termine.

“Nel gennaio 2021 Equinix si è unita agli operatori di data center e alle associazioni di categoria per impegnarsi nel raggiungimento degli obiettivi del Green Deal europeo al fine di ottenere ambiziose riduzioni di gas serra in tutto il settore”, ha sottolineato George, “Il Climate Neutral Data Centre Operator Pact and Self-Regulatory Initiative è stato formalizzato e firmato da Equinix così come da 31 (a marzo 2021) altri operatori e 20 associazioni di categoria. L'Ue prevede di utilizzare la regolamentazione per raggiungere il suo obiettivo di rendere l'Europa neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050 e ha posto i data center in prima linea in questa strategia”.

Una fotografia complementare, relativa ai pensieri e desideri degli utenti, la fornisce un altro studio, pubblicato lo scorso giugno da Sap e Qualtrics. Su 1.250 consumatori italiani intervistati, il 44% ha detto di considerare la  la sostenibilità un tema molto importante e percentuali simili affermano di essere influenzate da questo aspetto quando acquistano cibo o articoli di abbigliamento, quando si spostano con i mezzi pubblici e quando scelgono una nuova automobile. Variabili come l’impatto ambientale, la provenienza dei materiali e il riciclo vengono prese in considerazione e spesso gli utenti sono disposti a spendere di più pur di privilegiare la salvaguardia dell’ambiente.

 

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