27/10/2022 di Redazione

Nutanix aiuta ad adottare Kubernetes su larga scala

Novità per la Nutanix Cloud Platform: un più ampio supporto alle piattaforme di orchestrazione per container, nuove Api, Skd e servizi dati potenziati.

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Kubernets è una tecnologia sempre più usata da chi sceglie di sviluppare, testare e distribuire applicazioni tramite container. Ma il suo utilizzo su larga scala presenta alcune difficoltà, alle quali Nutanix è intenzionata a porre rimedio. "Le implementazioni Kubernetes sono intrinsecamente dinamiche e difficili da gestire su vasta scala", ha spiegato Thomas Cornely, senior vice president, product management, di Nutanix. "L'esecuzione di piattaforme per container Kubernetes in modo economicamente vantaggioso su larga scala richiede un'infrastruttura fruibile e in grado di adattarsi senza problemi alle mutevoli esigenze degli sviluppatori”.

 

Una possibile risposta a questi problemi sta nelle ultime novità introdotte nella Nutanix Cloud Platform e direttamente rivolte agli sviluppatori: un più ampio supporto alle principali piattaforme di gestione dei container, funzionalità integrate di Infrastructure as Code e servizi dati migliorati. Il risultato, assicura Nutanix, è che con questi elementi diventa più facile adottare Kubernets su vasta scala e a fronte di costi contenuti, velocizzando così la distribuzione delle applicazioni. Alla base di tutto ci sono le infrastrutture iperconvergenti, che garantiscono scalabilità lineare di calcolo e capacità, storage persistente integrato in modo nativo e autoriparazione dei nodi.

 

Una prima novità riguarda l’hypervisor Ahv integrato nella Nutanix Cloud Platform, che ora  supporta ora le principali piattaforme di container Kubernetes, tra cui Amazon EKS-A, Red Hat OpenShift, SUSE Rancher, Google Anthos e Microsoft Azure Arc per le implementazioni edge, oltre a Nutanix Kubernetes nativo (Nutanix Kubernetes Engine).

 

È stata annunciata, poi, una famiglia di API aggiornata insieme a kit SDK in Java, JS, Go e Python, attualmente in fase di sviluppo. Questi strumenti permetteranno di sfruttare l’automazione su vasta scala e ottenere operations coerenti indipendentemente dalla posizione all’interno del datacenter, del cloud pubblico o dell’edge. Inoltre, in combinazione con Red Hat Ansible Certified Content o con Terraform, sarà possibile portare la metodologia DevOps fino all’infrastruttura attraverso l’automazione, sfruttando il modello Infrastructure as Code.

 

Nutanix ha poi presentato dei servizi dati potenziati per le applicazioni moderne. Con la Cloud Platform è possibile iniziare con implementazioni di piccole dimensioni per poi scalare fino a distribuzioni di livello Petabyte. Si tratta inoltre - sottolinea Nutanix - dell’unica piattaforma per applicazioni containerizzate che unifica la distribuzione di servizi dati integrati con servizi di file, oggetti e ora anche di database.

 

Un’ulteriore novità è il lancio del Nutanix Database Service Operator per Kubernetes, un servizio che permette agli sviluppatori di effettuare il provisioning in modo rapido e semplice e di collegare i database ai propri stack applicativi direttamente dagli ambienti di sviluppo. L'operatore open source è disponibile tramite artifacthub.io e tramite download diretto su at GitHub. Inoltre, Nutanix Objects supporta ora un'implementazione di riferimento di Container Object Storage Interface per facilitare l'orchestrazione e il provisioning self-service. È stato reso disponibile anche il supporto per l'osservabilità tramite Prometheus. Infine, Objects è ora convalidato per le moderne applicazioni di analisi, tra cui Presto, Dremio e Vertica, insieme a Confluent Kafka.

 

Sfruttiamo la nostra esperienza nella semplificazione della gestione dell'infrastruttura e nell'ottimizzazione delle risorse, sia on premise che nel cloud pubblico, per aiutare le aziende ad adottare Kubernetes più rapidamente”, ha rimarcato Cornely. “Nutanix Cloud Platform supporta ora un'ampia scelta di piattaforme di container Kubernetes, fornisce servizi dati integrati per le applicazioni moderne e consente agli sviluppatori di sfruttare il modello Infrastructure as Code”.

 

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