04/11/2022 di Redazione

Oracle Cloud: personalizzabile, interconnesso e distribuito

Il management italiano di Oracle fa il punto delle novità presentate a livello mondiale. Tool di sviluppo aperto ai partner, infrastruttura personalizzabile, pronta al multicloud e distribuita

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Sono tre, a grandi linee, le caratteristiche con cui Oracle, col suo Cloud vuole essere riconosciuta dal mercato in questo momento storico ed economico, carico di aspettative ma anche di preoccupazioni. Innanzitutto, essere percepita come vendor sul quale fare affidamento, oggi e in futuro, per poter impostare insieme una strategia a lungo periodo, avere tecnologie allineate con le esigenze dei singoli mercati, anche verticali, e poter essere di riferimento in tutti gli aspetti cloud che possono interessare il mercato stesso, dalle applicazioni, alle piattaforme, alle infrastrutture. Riassumendo: trust, partnership e unicità. 
 
Alessandro Ippolito, country manager Oracle per l’Italia, concentra in queste tre parole i messaggi da portare al mercato nostrano che sono scaturiti dal recente Oracle Cloud World, l’evento annuale dedicato a partner e clienti di tutto il mondo che il vendor ha recentemente tenuto a Las Vegas, finalmente tornato, dopo tre anni, ad essere di nuovo in presenza. 
 
Oracle Cloud: meglio avere un partner con una visione chiara del futuro
 
Con “trust” si è voluto sottolineare soprattutto l’evoluzione del rapporto con i nostri clienti, i quali hanno bisogno di fare affidamento su strategie, anche di sviluppo tecnologico, che siano supportate a lungo termine”. 

Alessandro Ippolito, country manager Oracle per l’Italia

Arriviamo, in effetti, da un periodo di complessità dove le aziende hanno dovuto affrontare contesti emergenziali che hanno portato a dei forti cambiamenti: a partire dai problemi legati alla situazione sanitaria a quelli, collegati o meno, della supply chain, dello shortage risorse, fino a quelli relativi alla cybersecurity nelle banche o ovunque risiedano dati sensibili.
Esigenze che crescono nel tempo con l’evoluzione delle situazioni contingenti e per le quali i clienti vogliono avere un partner con cui avere un percorso comune. 
 
Le cloud application Oracle sempre più verticalizzate 
 
Un percorso che sia però disegnato anche sulle caratteristiche dei singoli mercati, verticali, per i quali è necessario il contributo attivo di un partner con competenze e soluzioni che siano allineate e consone alle esigenze specifiche. 
Ed è proprio questo il senso di “partnership” che Oracle vuole trasferire – continua Ippolito -. Oracle è riconosciuta come azienda che da anni cura i dati dei propri clienti, ma oggi questa percezione cresce per il fatto di affrontare il tema dei dati all’interno di applicazioni verticali, per singole industry, in modo da potere interpretare al meglio il DNA dei singoli settori. Una verticalizzazione che si avvalora a sua volta delle applicazioni cross industry di Oracle, in grado di conferire sicurezza e stabilità, per una risposta che sia sempre più mirata alle esigenze specifiche dei clienti”. 
 
Trust, partnership e, infine, “unicità”, intesa come caratteristica distintiva di Oracle nell’essere il solo interlocutore del mondo cloud ad affrontare il tema da diversi fronti: da quello delle applicazioni ma anche dal lato delle piattaforme e da quello infrastrutturale, agevolando così il supporto complessivo che può essere dato ai clienti in tutte le fasi del servizio. 
 
Oracle apre i tool di sviluppo cloud ai partner per personalizzazioni sulle esigenze dei clienti
 
Tre termini che si concretizzano lato tecnologie in nuovi fronti di sviluppo a supporto delle strategie di crescita delle aziende.
Un supporto che nasce dall’ascolto dei loro bisogni – interviene Giovanni Ravasio, VP cloud applications country leader Oracle Italia -, con un approccio customer centric per trovare la soluzione più adatta alle loro esigenze. Per questo motivo abbiamo esteso i tool di sviluppo Oracle verso i partner e i clienti, consentendo loro di velocizzare le personalizzazioni attraverso la Oracle Application Platform. Una semplificazione della piattaforma di sviluppo per le applicazioni business Oracle, tutte cloud native, che consente ai partner di adattarle il più possibile alle reali e singolari esigenze del loro cliente, utilizzando gli stessi strumenti che sono in uso dagli sviluppatori Oracle”. 
 

Giovanni Ravasio, VP cloud applications country leader Oracle Italia

 

Multicloud, distribuito e personalizzabile. Il cloud di Oracle è sempre più aperto
 
Un’apertura del cloud applicativo che fa il pari con quello infrastrutturale e di piattaforma, che si predispone sempre di più a impieghi multicloud, grazie all’interconnessione con AWS ed Azure e in un’ottica distribuita, portando il cloud dove effettivamente serve al cliente attraverso la strategia Dedicated Region Cloud at Customer, che consente in pratica di riprodurre il cloud Oracle all’interno dei data center dei clienti. 
 

Andrea Sinopoli, VP cloud technology country leader di Oracle Italia

 
Su questo fronte, stiamo approntando nuovi servizi che permetteranno ai partner di personalizzare e brandizzare i servizi Oracle – spiega Andrea Sinopoli, VP cloud technology country leader di Oracle Italia -. Una sorta di private lable cloud, che il partner che può offrire ai propri clienti con il proprio marchio”. 
 
Un cloud, quello di Oracle, che è sempre più esteso, contando 40 region pubbliche attive e altre 9 pianificate e sempre più attento anche alle logiche governative, che vede, in previsione, l’apertura di un cloud sovrano a Madrid, con regolamentazioni europee distinte dalle altre internazionali. 
 
Una spinta e una richiesta da parte del mercato che sta portando l’offerta cloud di Oracle via via a sostituire il business e l’installato tradizionale, spinta alla quale partecipa in maniera crescente l’esigenza di trasferire fuori dall’azienda cliente i costi energetici e i criteri di sostenibilità.
Il risultato, a oggi, è che la quota cloud del business Oracle si aggira intorno al 30% del totale.  
 
 

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