14/02/2023 di Redazione

Realtà aumentata ed esperienze immersive più semplici in Google Cloud

Il nuovo servizio Immersive Stream for XR permette di creare applicazioni di realtà aumentata o applicazioni 3D interattive, per mostrare i dettagli di un prodotto da acquistare o di uno spazio da arredare.

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Realtà aumentata e virtuale non sono mai passate di moda negli ultimi anni, anzi sono alcune delle tecnologie fondanti del metaverso, su cui molti ripongono aspettative e investimenti. Google ha continuato a sviluppare queste tecnologie e oggi annuncia il debutto ufficiale del servizio Immersive Stream for XR, fruibile attraverso il suo cloud. Lanciato l’anno scorso in preview in occasione della conferenza Google I/O, ora passa alla disponibilità generale per tutti i clienti del cloud di Big G.

Si tratta di un servizio che utilizza le risorse di calcolo grafico (Gpu) di Google Cloud per ospitare, renderizzare e distribuire applicazioni mobili di realtà estesa o 3D, altamente realistiche. La tecnologia alla base di Immersive Stream for XR è la medesima usata anche da Google Maps per la funzionalità Immersive View, nella quale la vista immersiva e navigabile di Street View si sovrappone a informazioni sul traffico, sul meteo e sull’affollamento dei luoghi.

Inoltre stanno già usando Immersive Stream for XR tre aziende come Kia, Aosom (un rivenditore di e-commerce di articoli per la casa e il giardino) e  Virtual Worlds (società tecnologica che sviluppa esperienze 3D). Non a caso, il settore dell’automotive, il retail e il mondo dei servizi digitali sono tre destinazioni d’uso primarie per Immersive Stream for XR.

Kia, in particolare, ha usato questa tecnologia per promuovere Kia Sportage, uno tra i suoi modelli più venduti: dal sito Web dell’azienda, gli utenti potevano esplorare l’automobile nei dettagli, entrare nell’abitacolo, personalizzare la livrea e altro ancora. Aosom, invece, ha creato un’esperienza immersiva in cui è possibile posizionare articoli di arredamento in un salotto virtuale o in una riproduzione della stanza dell’utente. In questo caso è stato usato un template degli spazi, disponibile in Immersive Stream for XR, che permette di standardizzare il movimento dell'utente e l'interazione con gli oggetti.

 

 

 

Virtual Worlds ha sfruttato il cloud di Google per superare alcuni limiti di capacità di calcolo. La società impiega tecniche di fotogrammetria per immortalare i siti storici, rifinire i dettagli con un team di designer e creare esperienze interattive. In passato per realizzare tutto questo era costretta a utilizzare costose workstation, equipaggiate con potenti Gpu, e dunque le esperienze potevano essere fruite solo in loco, per esempio all’interno di mostre e musei. Con Immersive Stream for XR, invece, è stato creato un tour didattico della Grande Sfinge di Giza accessibile tramite smartphone (qui il QR Code).

 

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