19/06/2015 di Redazione

Realtà virtuale, denaro tangibile: mercato da 4 miliardi nel 2018

Un report di Css Insight analizza l’andamento dei settori legati alla Vr e alla realtà aumentata. Tra tre anni verranno consegnati circa venti milioni di dispositivi, soprattutto nel mondo dei videogiochi. Nel 2017 il fatturato relativo agli occhiali per

immagine.jpg

La realtà virtuale e quella aumentata iniziano ad assumere contorni sempre più definiti, almeno dal punto di vista finanziario. Il mercato che ruota attorno a questi due settori affini, ma dalle caratteristiche sostanzialmente differenti, varrà almeno quattro miliardi di dollari nel 2018, con venti milioni di dispositivi consegnati. Un nuovo report realizzato da Css Insight parla chiaro: la realtà virtuale ha il potenziale per diventare una delle tecnologie più “disruptive” del prossimo decennio. L’aumento vertiginoso delle vendite di visori rappresenta in modo esauriente questo successo: nel 2017 ne verranno consegnati oltre 12 milioni in tutto il mondo, con un volume parallelo di vendita degli occhiali smart per le “sensazioni” aumentate che toccherà 1,2 miliardi di dollari nello stesso anno. Come sottolineano gli analisti di Css Insight, comunque, la realtà virtuale avrà una presa maggiore sul pubblico rispetto a quella aumentata.

La prima spiaggia d’approdo sarà il settore dei videogiochi, con milioni di appassionati che presto potranno immergersi completamente nel loro sparatutto preferito. Ma non è l’unica area in cui la realtà aumentata avrà successo. Seguiranno anche i contenuti video, il comparto turistico, il marketing e non ultimi i social network. Il visore Oculus Rift creato dalla statunitense Oculus Vr, comprata due anni fa da Facebook per due miliardi di dollari – per rimanere in tema social network –, arriverà sul mercato a inizio 2016 e sarà probabilmente il primo prodotto di questo genere a raggiungere le masse.

Ma, avvertono da Css, “crediamo che la realtà virtuale abbia un enorme potenziale e non si esaurisca soltanto nei prodotti di fascia alta, molto costosi, come potrebbe essere Oculus Rift”, sottolinea Ben Wood, chief of research della società di analisi. “Spendendo pochi dollari, le persone potranno entrare in questo mondo utilizzando un dispositivo economico compatibile con il proprio smartphone. Ci aspettiamo che la democratizzazione della tecnologia accelererà la crescita non solo nei mercati maturi, ma anche in quelli emergenti, dove la penetrazione dei cellulari di ultima generazione è ora più forte che mai”.

I destinatari delle tecnologie legate alla realtà aumentata, invece, faranno principalmente parte del mondo della logistica, del design, della medicina e dell’educazione. Comparti in cui questi dispositivi stanno iniziando a crescere ora. La buona notizia è che l’Europa, secondo Css Insights, rappresenterà il principale banco di prova per la realtà aumentata, con numerose compagnie blue-chip che già ne stanno testando le capacità.

I progenitori di questa stirpe sono sicuramente i Google Glass: più volte dati per spacciati, sono invece ancora un progetto in cui il colosso di Mountain View sta investendo, pur procedendo a singhiozzo. La versione numero due degli occhiali di Big G sarebbe ormai pronta e Google avrebbe già in testa un piano per sviluppare la terza generazione: quella che, forse, dovrebbe coincidere finalmente con l’arrivo in pompa magna sul mercato.

 

 

I Google Glass hanno avuto infatti un’esistenza finora travagliata. Descritti inizialmente come rivoluzionari, dopo i primi test affidati a una ristretta cerchia di persone sono stati poi smontati pezzo per pezzo. L’entusiasmo si è quindi raffreddato, a causa anche di un prezzo decisamente poco accessibile: 1.500 dollari. Ma la fase due sarebbe ormai dietro l’angolo. Staremo a vedere, in tutti i sensi.

 

ARTICOLI CORRELATI