13/10/2017 di Redazione

Toshiba tende una mano a Wd: investimento comune nei chip

Tramite la controllata Sandisk, titolare di una joint venture con l’azienda nipponica sin dal 2000, Western Digital potrebbe mettere sul piatto del contante fresco per avviare la produzione di nuove soluzioni di memorizzazione in tandem con Toshiba, malgr

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Arriva il “biscottino” per Western Digital. A metterlo sul piatto è Toshiba che, dopo aver scelto Bain Capital come acquirente della propria divisione chip, sta discutendo proprio con Wd un investimento comune per una nuova linea di prodotti di memorizzazione. L’idea è quella di pompare denaro fresco negli impianti di Toshiba di Yokkaichi, dove collaborerebbero la stessa azienda e Sandisk, rilevata da Western Digital nel 2016 per 19 miliardi di dollari e titolare sin dal 2000 di una joint venture con il produttore giapponese. Un investimento voluto sia per provare a ristabilire rapporti di buon vicinato con Wd, sia per contrastare Samsung nel business delle memorie, come confermato durante una conferenza stampa da Yasuo Naruke, responsabile della divisione di Toshiba che sviluppa i chip flash.

Il vendor nipponico, trascinato in una profonda crisi dopo avventati investimenti nel nucleare, qualche giorno fa ha fatto sapere di voler comunque mettere sul piatto altri 980 milioni di dollari per rilanciare la linea Fab 6 degli impianti di Yokkaichi: una somma che si aggiungerà quindi all’investimento comune con Western Digital.

Quest’ultima non sembra comunque aver cambiato idea sulla vendita dei chip di Toshiba a Bain Capital e sta cercando di bloccarla in tutti i modi: il colosso californiano ha infatti chiamato in causa la corte arbitrale di San Francisco, le cui conclusioni arriveranno fra qualche anno ma è probabile che il tribunale si esprima a breve sull’opportunità di interrompere la vendita fino a quando non sarà emesso un verdetto definitivo.

 

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