18/03/2015 di Redazione

Windows 10 in estate: arrivederci password, Hello biometria

Microsoft ha annunciato che il nuovo sistema operativo sarà distribuito nei mesi estivi in 190 Paesi e in 111 lingue. Fra le novità, sarà possibile autenticarsi tramite riconoscimento facciale, lettura dell’iride o delle impronte digitali, a patto che gli

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C’è tanta carne al fuoco per Microsoft, e tutta sta cuocendo dentro a un unico “pentolone”: Windows 10. Dopo l’ipotesi dell’introduzione degli aggiornamenti via peer-to-peer, è ora il tempo degli annunci ufficiali (o quasi), annunci a base di biometria, nuovi metodi di accesso basato su password e ambizioni riguardanti il mercato cinese. Oltre all’annuncio forse più importante: Windows 10 arriverà in estate. Così ha promesso Terry Myerson, executive vice president dell’Operating Systems Group, dal palco del summit Windows Hardware Engineering Community, in corso a Shenzhen.

Più precisamente, nei mesi estivi il sistema operativo verrà distribuito “in 190 Paesi e in 111 lingue”, ha dichiarato Myerson. E il mandarino sarà una di queste, come certificato dall’annuncio di una versione dell’assistente vocale Cortana destinata agli utenti cinesi. Nel Paese del Dragone, d’altra parte, Microsoft conta centinaia di migliaia di Pc Windows attivi, e non disdegna nemmeno le potenzialità del mercato mobile.

Anzi: con un colpo di scena, dal palco della conferenza, è stata la comunicazione di una partnership con Xiaomi, primo produttore di smartphone in Cina e fra i primi al mondo come numero di terminali venduti. Alcuni clienti selezionati potranno testare Windows 10 su una nuova versione del Mi 4, modello già in commercio con a bordo il sistema operativo Android. In base ad altri accordi promozionali, inoltre, la casa di Redmond regalerà Windows 10 ai clienti di Lenovo, della piattaforma di gioco Tencent e della società  di sicurezza Qihu 360.

 

Windows 10 arriverà in estate in 190 Paesi; in alto, la webcam di Intel già integrata in un Pc Asus

 

Cina a parte, coinvolge tutti i mercati quella che è finora forte la novità più interessante del sistema operativo, o meglio una doppia novità: l’adozione di metodi di autenticazione biometrica e, parallelamente, il miglioramento dell’accesso tramite password. Dopo il recente annuncio del supporto alle nuove specifiche di Fast Identification Online (Fido), Microsoft ha fatto sapere che introdurrà Hello, un sistema che dà in “benvenuto” all’utente a ogni avvio di Windows richiedendo di autenticarsi tramite riconoscimento facciale, lettura dell’iride, dell’impronta digitale o del tracciato dei vasi sanguigni nel palmo della mano.

Per evitare contraffazioni (come l’utilizzo di una fotografia del proprietario del Pc o dell’account da parte di chi vuole autenticarsi senza averne diritto), Microsoft ha lavorato per migliorare l’accuratezza del riconoscimento facciale, usando per esempio la tecnologia a raggi infrarossi. Sarà poi richiesto uno sforzo da parte degli Oem, che dovranno incorporare nuovi tipi di sensori nei loro computer, tablet e smartphone. Buona parte di questa tecnologia dovrà essere messa a punto ex novo, mentre un esempio già concreto è la webcam Intel RealSense 3D Camera, oggi ancora poco diffusa sui Pc in circolazione.

 

Una schermata di "Hello" mostrata dal palco di Shenzen

 

Su Windows 10, in ogni caso, l’accesso tramite password rimarrà un metodo possibile e complementare, ma sarà reso più sicuro. La parola chiave unica, quella dell’account Microsoft, era già stata introdotta da Windows 8: un singolo lasciapassare per OneDrive, Outlook.com e Skype, oltre che per il personal computer. Con la prossima versione della piattaforma operativa, però, si fa un passo ulteriore. Una nuova funzione, chiamata provvisoriamente Passport, permetterà di inserire la password e poi autenticarsi nuovamente editando un codice Pin.

La combinazione di Hello e Passport creerà un metodo single-sign-on per l’accesso sicuro a dispositivi, servizi Web e applicazioni aziendali. Un punto, quest’ultimo, reso possibile dall’integrazione con Azure Active Directory, mentre non è ancora chiaro se la medesima integrazione sarà realizzata anche con Active Directory implementata on premise. Non a tutte le aziende, infatti, potrebbe gustare l'idea di custodire le proprie password e chiavi crittografiche nel cloud. In ogni caso, quel che appare certo è lo sforzo di Microsoft di migliorare Windows sia dal punto di vista della sicurezza, sia della user experience. Non resta che aspettare l'estate.

 

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