09/09/2025 di Valentina Bernocco

Apple oltre i luoghi comuni: si distingue anche nel business

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Apple non è solo un marchio iconico, non è solo innovazione e cura estetica e non strizza l’occhio soltanto agli appassionati di tecnologia e di design. Il messaggio ribadito dall’azienda anche in Italia, in occasione di una conferenza stampa ospitata nell’Apple Store milanese di piazza Liberty, alle spalle del Duomo, è che Macbook, iPhone e iPad sono perfetti strumenti di lavoro e produttività, anche oltre il presidio storico di alcune professionalità come quelle di grafici e creativi. In un mercato dell’informatica che ha attraversato mille rivoluzioni negli ultimi trent’anni, la vecchia contrapposizione tra “fan” di Microsoft e di Apple forse non ha più molto senso o almeno non per le aziende utenti, che devono ragionare su elementi concreti, sui costi e benefici offerti, rispettivamente, da Windows e dall’ecosistema di macOS e iOS.

E su questo Apple ha qualcosa da dire. La profonda integrazione e la complementarietà tra i due sistemi operativi sono tra gli aspetti maggiormente sottolineati in conferenza stampa, attraverso demo di prodotto e testimonianze di clienti. Non solo i Mac ma anche gli iPhone, gli iPad e persino gli orologi Apple Watch diventano strumenti di lavoro grazie alla tecnologia iCloud Drive, che mantiene la sincronizzazione tra le app e i file e grazie alle funzioni di Continuity integrate nei dispositivi (e in molte singole app), che aprono tutta una serie di possibilità salvatempo. Basta aver eseguito l’accesso al medesimo Apple Account su ciascun dispositivo per riprendere un’attività sul Mac dal punto in cui era lasciata sull’iPhone, per esempio, oppure condividere file, trasmettere video e audio in streaming, eseguire scansioni di documenti e altro ancora. Potremmo cominciare a scrivere un’email sul telefono e poi, una volta seduti alla scrivania dell’ufficio, completare il lavoro dal Mac. O ancora, altro esempio, potremmo usare la fotocamera dell’iPhone come scanner e poi ritrovare immediatamente sul Mac il file che ci interessa. Sempre grazie a Continuity, un iPad può diventare un secondo schermo che si affianca al Mac ed espande il desktop di lavoro.

Apple batte anche sul concetto di “familiarità” e continuità di esperienza d’uso: se possediamo o abbiamo mai utilizzo un iPhone, non avremo bisogno di nessuna istruzione o periodo di apprendimento per usare un Mac. Le logiche di funzionamento, la maggior parte delle applicazioni, le icone sono le stesse. 

Terza caratteristica a misura di business (sebbene importante per tutti) sottolineata da Apple è la sicurezza dei suoi prodotti e servizi. Una sicurezza che è integrata nell’hardware e nel sistema operativo, oltre a sfruttare specifiche funzionalità come FaceID e TouchID per l’accesso protetto e il blocco del dispositivo. Per una sicurezza “senza pensieri”, è possibile abilitare gli aggiornamenti automatici dei software, in modo da non doversi ricordare di installarli manualmente di volta in volta.

(Immagine: Apple)

(Immagine: Apple)

Servizi a misura di business

Tra i servizi che la società di Cupertino rivolge in modo specifico ai clienti aziendali ci sono Apple Business Manager ed Apple Business Connect, entrambi gratuiti. Il primo è un portale Web per il Mobile Device Management, ovvero utilizzabile dal reparto IT per gestire tutti i dispositivi, le app e gli account aziendali. A proposito di semplicità e immediatezza, è possibile precaricare impostazioni e app sui dispositivi di nuova acquisizione, in modo che iPhone, iPad o Mac siano già pronti all'uso non appena usciti dalla scatola, per un onboarding rapido.

Apple Business Connect è, invece, uno strumento che potremmo definire come il “biglietto da visita” digitale di un’azienda: permette, infatti, di definire come essa appare agli occhi degli utenti su applicazioni Apple come Mappe, Messaggi e Tap to Pay (per i pagamenti diretti tramite iPhone. Business Connect può servire, quindi, per mantenere aggiornate le informazioni di contatto, per creare indicazioni stradali, per definire delle schede “vetrina” di un’attività commerciale, con testi, loghi, immagini, orari, indirizzi e altro ancora.

Da sinistra, Eugenio Stucchi, partner studio notarile Pini e Stucchi, e Daniel Beckerman, fondatore e presidente di Retrosuperfuture (Immagine: Apple)

Da sinistra, Eugenio Stucchi, partner studio notarile Pini e Stucchi, e Daniel Beckerman, fondatore e presidente di Retrosuperfuture (Immagine: Apple)

Dalla creatività agli studi professionali

A testimoniare i vantaggi dei Mac durante l’evento milanese ci sono stati due clienti di Apple in Italia, molto diversi tra loro per campo di attività. Era il 2007 quando Daniel Beckerman creava a Milano il suo marchio di occhiali di design, Retrosuperfuture, e l’impresa da lui guidata in qualità di presidente da allora è cresciuta (anche all’estero) facendo affidamento solo sulla tecnologia informatica di Apple. “Ho creato la mia azienda nel 2007 praticamente da una mia idea e con un Mac”, ha testimoniato Beckerman. “La mia storia aziendale non esisterebbe se non ci fosse stato un Mac. Io stesso ho creato un sistema di gestione degli ordini con FileMaker che mi accompagnato nella crescita, passando da una manciata di ordini a 300mila. Oggi lo usano tutti i miei collaboratori e per tutti gli aspetti: operations, marketing, logistica, finance fino alla progettazione e modellazione 3D”. 

L’imprenditore ha anche sottolineato le caratteristiche di potenza e convenienza di un dispositivo come il Mac mini, che i suoi collaboratori attualmente usano per la modellazione 3D. Beckerman ha poi rimarcato il concetto di semplicità, con una precisazione: “Il Mac semplicemente funziona, sempre, bene. Spesso si fraintende la sua semplicità: Semplice non vuol dire 'for dummies', vuol dire che è fatto bene”.

Di tutt’altro si occupa lo studio notarile Pini e Stucchi, una realtà di media dimensione, con sedi a Torino e a Carmagnola. “La scelta di adottare Mac”, ha raccontato Eugenio Stucchi, partner dello studio notarile, “è stata all’inizio guidata dalla mia passione per le cose belle, che funzionano bene, poi è seguita la razionalità e la praticità d’uso nella gestione del nostro lavoro. Quando sono entrato in studio ho cercato subito di inserire nei processi quella semplicità, trasparenza e stabilità che contraddistingue Mac dalle altre proposte. Nel nostro mondo, che può sembrare lontano dalla tecnologia, si usano applicativi ad hoc specifici, anche legati alla Pubblica Amministrazione. Abbiamo seguito tutto il percorso tecnologico classico, dal server in studio al server remoto tramite Vpn, e finalmente il Cloud puro, che ci ha consentito di svincolarci definitivamente dall’ambiente Pc”. 

Tra i benefici della scelta fatta, Stucchi ha sottolineato la qualità dell’esperienza d’uso percepita dai collaboratori (che in molti casi usano il Macbook sia in studio sia a casa e in mobilità, per seguire i clienti), la possibilità di passare senza problemi da un dispositivo all’altro e di ricevere documenti, foto o materiali vari su tanti canali diversi, e ancora il supporto tecnico e commerciale trovato nell’Apple Store di riferimento (che ha aiutato lo studio notarile anche nella scelta di un sistema di Mobile Device Management). Non da ultimo, il vantaggio del ritorno sull’investimento: “A fronte di un costo iniziale che a volte può essere percepito come maggiore”, ha precisato Stucchi, “nel medio e lungo periodo si nota un’ottimizzazione dal punto di vista dell’investimento, con costi minori per assistenza, aggiornamenti, e maggiore produttività, senza dimenticare la grande facilità di utilizzo e di gestione. La vita media dei prodotti poi è praticamente infinita, arrivando facilmente anche a dieci anni”.

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