Un momento del DocsMarshal Day, recentemente svoltosi a Bedizzole, in provincia di Brescia
I responsabili della gestione dei progetti aziendali sanno bene cosa sia un diagramma di Gantt. Creato dall’omonimo ingegnere oltre cent’anni fa, questo strumento viene utilizzato dalle aziende per orchestrare e monitorare i molteplici aspetti della strutturazione di un progetto. La rappresentazione sotto forma di diagramma consente di visualizzare l’articolazione delle scadenze e le responsabilità assegnate a ciascun membro del team. Il suo design grafico a barre orizzontali fornisce una lettura intuitiva della durata di ogni attività, stabilendo chiaramente le interdipendenze tra di loro.
Tutto questo è stato automatizzato nella nuova versione 2024 di DocsMarshal, il software di business process management (Bpm) sviluppato dall’italiana Cualeva. Rispetto alla precedente release, molto concentrata sull’introduzione della logica di sviluppo low code/no code, l’aggiornamento accelera sul fronte dell’automazione, a partire proprio dai diagrammi di Gantt: “Riteniamo che oggi non ci debbano più essere persone obbligate a chiamare altri colleghi per conoscere lo stato di avanzamento di un progetto”, illustra Luca Cavedaghi, Ceo di Cualeva “DocsMarshal si occupa di schedulare compiti e orari delle persone, aggiornandosi automaticamente in caso di variazioni. I diagrammi diventano così dinamici e capaci di autoridisegnarsi in base a quello che avviene in un’organizzazione”.
Luca Cavedaghi, Ceo di Cualeva e Nicola Napoletano, responsabile area business & artificial intelligence di Casillo Group
Non solo le persone, ma anche i macchinari o gli automezzi possono rientrare in questa forma di programmazione, per comprendere le diverse tipologie di processi da gestire, in base alla natura del business di ogni azienda. Le varie risorse possono ora essere allertate attraverso notifiche in diversi formati (sms, WhatsApp, Instagram e altro), anche in modalità bidirezionale, quindi con la possibilità di inviare messaggi in funzione di quanto ricevuto.
Naturalmente, anche nel campo del Bpm, un aggiornamento che si rispetti non può fare a meno di integrare l’intelligenza artificiale: “Noi la usiamo per lavorare sulle serie storiche degli eventi, sfruttare le informazioni generate dai processi stessi e fare in modo che le interrogazioni possano essere effettuate anche da persone non tecniche”, precisa Cavedaghi. “DocsMarshal adatta il linguaggio alla tipologia di interlocutore e fornisce risposte tanto più circostanziate quanto più numerosi saranno i processi gestiti”.
Trasversale per definizione, il software di Cualeva è indirizzato soprattutto verso le aziende più complesse e strutturate. Ma non solo. Un esempio arriva da Casillo Group, marchio storico nel campo nell’acquisto, trasformazione e movimentazione del grano, che opera in settori tra loro collegati, come l’industria molitoria, lo stoccaggio dei cereali, il trading di commodities agricole e il retail.
Con circa 2.2 miliardi di fatturato (dato Mediobanca riferito al 2022), più di 400 dipendenti e 14 impianti molitori in tutta Italia, il gruppo negli anni ha puntato sempre di più sull’innovazione, dai sistemi di produzione all’agritech, passando per le energie rinnovabili e l’economia circolare. Il processo ha coinvolto in tempi recenti anche il comparto dell’It, che ha provveduto a modernizzare i propri flussi gestionali per fornire risposte più rapide alle richieste provenienti dal business: “Avevamo bisogno di rafforzare e automatizzare processi ancorati a prassi operative tradizionali”, spiega Nicola Napoletano, responsabile area business & artificial intelligence di Casillo Group.
Per questo, l’azienda ha selezionato DocsMarshal: “Siamo andati in questa direzione perché colpiti dalla rapidità nell’ottenere risposte dopo aver costruito i workflow. In precedenza, Excel la faceva da padrone negli scambi e non potevamo pensare di sradicare di colpo questa prassi. La soluzione ci ha consentito di replicare l’ambiente Microsoft nel nuovo contesto, senza nemmeno dover attingere a nuove competenze tecniche, grazie all’impostazione no-code della tecnologia”, specifica Napoletano.