29/10/2024 di Roberto Bonino

Seidor in Italia, da conglomerato a gruppo unico nel 2025

Completato il processo di integrazione delle acquisite Ht High Technology, Eca e Gunpowder, il system integrator spagnolo consoliderà il brand, puntando a superare i 50 milioni di fatturato entro un quinquennio.

Image by rawpixel.com on Freepik

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Pur contando su un quinquennio di presenza in Italia, Seidor ha dato solo di recente un’importante sterzata alla propria dimensione e alle relative ambizioni di crescita nel Paese. Il system integrator spagnolo, infatti, tra il 2023 e l’anno in corso ha portato a termine le acquisizioni di Ht High Technology, Gunpowder ed Eca, andando a costituire un gruppo oggi con un giro d’affari superiore ai 20 milioni di euro, un portafoglio di oltre 250 clienti e un organico di 230 persone.

Le aziende incorporate hanno contribuito a disegnare il profilo di una realtà partita nel 2019 in Italia soprattutto con servizi di formazione e cybersecurity, ma oggi focalizzata sugli sviluppi dei sistemi gestionali e di relazione con clienti e dipendenti. Ht High Technology, infatti, è un partner Sap di consolidata esperienza, mentre Eca è una realtà più giovane e impegnata sul fronte delle Pmi con Sap Business One. Gunpowder, invece, è un partner di Salesforce, con competenze sul Crm e sugli sviluppi collegati all’intelligenza artificiale.

Un altro importante passo avvenuto quest’anno è l’ingresso nel capitale del fondo Carlyle, prevalentemente allo scopo di favorire l’espansione internazionale della società. Con questo percorso di rafforzamento, Seidor punta a proporsi con un solo brand già a partire dal prossimo anno e si è data obiettivi di crescita ambiziosi nel prossimo quinquennio: “Vogliamo raggiungere un turnover di 50 milioni di euro, superare i 500 clienti e i 400 dipendenti”, prevede Raul Cerda, direttore di Seidor Italia. “Il nostro scopo è affiancare i clienti nei loro percorsi di business transformation, puntellando gli sviluppi Erp con soluzioni di data analytics, employee e customer experience, innovazione supportata dall’AI”.

Raul Cerda, direttore di Seidor Italia, Vittorio Soldavini, Ceo e Giancarlo Lituri, direttore di Ht High Technology

Raul Cerda, direttore di Seidor Italia, Vittorio Soldavini, Ceo e Giancarlo Lituri, direttore di Ht High Technology

Seidor è oggi una realtà oggi presente soprattutto nel mondo delle medie aziende, con un peso più significativo in settori come il chimico-farmaceutico, il manifatturiero, l’energia e i trasporti, grazie all’apporto delle realtà acquisite strada facendo: “Uno dei nostri obiettivi è ampliare il raggio d’azione verso le grandi imprese”, spiega Vittorio Soldavini, Ceo di Ht High Technology. “Sappiamo che queste realtà hanno rapporti con i system integrator più importanti, ma noi possiamo costituire un’alternativa grazie alle nostre competenze più specifiche, la capacità di comprendere e adattarci alle esigenze dei clienti. A questo aggiungiamo il fatto di essere una realtà internazionale, con una presenza in 45 paesi e oltre 8mila clienti. In Italia, uno dei target che stiamo focalizzando è quello della Pubblica Amministrazione”.

L’offerta comprende anche una decina abbondante di soluzioni preconfezionate e certificate Sap Qualified, retaggio della forza acquisita sul medium market, ma la stessa logica sarà applicata anche agli sviluppi sull’AI: “Stiamo sviluppando soluzioni per specifiche aree e categorie di utenti”, illustra Giancarlo Lituri, direttore di Ht High Technology, “ma possiamo personalizzare anche quanto già presente e farlo evolvere verso l’innovazione”. Inoltre, Seidor ha una gamma di servizi anche nel campo della cybersecurity, con una struttura di Soc/Noc per ora allocata in Spagna, ma con l’obiettivo di averne una similare anche in Itaiia.

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