Lip-Bu Tan, amministratore delegato di Intel
La notizia della settimana è probabilmente questa: Lip-Bu Tan è il nuovo amministratore delegato di Intel. Un nome tirato fuori dal cilindro un po’ a sorpresa per investitori, clienti e per chi segue la cronaca del mercato Ict, ma non certo una scelta improvvisata. Oltre a essere un veterano dell’industria dei semiconduttori, Lip-Bu Tan (origini malese, cresciuto a Singapore e poi naturalizzato statunitense) ha già fatto parte del consiglio di amministrazione di Intel, da cui era uscito lo scorso agosto fa per disaccordi con la dirigenza.
Ora torna a occupare una poltrona nel Cda e inoltre, soprattutto, assume l’impegno di guidare il nuovo corso dell’azienda orfana di Pat Gelsinger. Lo scorso dicembre l’allora Ceo aveva rassegnato le dimissioni, avendo perso (secondo indiscrezioni) il supporto del board: la sua colpa, quella di aver portato avanti una ambiziosa strategia tesa a rafforzare le attività di fonderia della divisione Intel Foundry. Strategia rivelatasi costosa, ma non accompagnata dagli auspicati profitti.
Negli ultimi mesi il timone dell’azienda è stato guidato a quattro mani come co-Ceo ad interim dal direttore finanziario, David Zinsner e dalla executive vice president della divisione Client Computing, Michelle Johnston Holthaus. In quello che è stato chiaramente un momento di transizione per l’azienda, le cronache hanno continuato a discutere del possibile futuro di Intel, tra indiscrezioni di una possibile vendita dell’azienda a Tsmc e ad altri operatori concorrenti (o quasi) del mercato dei semiconduttori.
Ora quel momento di transizione è finito e si riparte, ufficialmente dal prossimo 18 marzo con la formale entrata in carica del nuovo Ceo. David Zinsner otterrà il ruolo di executive vice president, accanto a quello di Cfo, mentre Michelle Johnston Holthaus diventerà Ceo della divisione Intel Products.
“Lip-Bu è un leader eccezionale”, ha dichiarato Frank D. Yeary, presidente del board di Intel, “e la sua competenza nell’industria tecnologia, le sue profonde relazioni in ecosistemi di prodotto e fonderia e la sua comprovata capacità di creare valore per gli investitori sono ciò di cui Intel ha bisogno per il suo nuovo Ceo”. A detta di Yeary, il nuovo amministratore delegato è anche un innovatore che mette i clienti al centro di tutte le proprie azioni. “Siamo felici di avere Lip-Bu come Ceo, mentre lavoriamo per accelerare l’inversione di rotta e capitalizzare le significative opportunità di crescita all’orizzonte”, ha aggiunto Yeary.
(Immagine: Intel)
La strategia del nuovo Ceo di Intel
Se Intel inizia un nuovo corso, non sembra però che la strategia di Gelsinger debba essere abbandonata del tutto. “Impareremo dagli errori del passato, useremo le battute d’arresto per rafforzare la nostra determinazione e sceglieremo l’azione, anziché la distrazione, per raggiungere il nostro pieno potenziale”, ha dichiarato Tan. “Insieme lavoreremo sodo per ripristinare la posizione di Intel come società di prodotti di prima classe, affermandoci come fonderia di prim’ordine e rendendo felici i nostri clienti come mai prima d’ora. Abbiamo anche la responsabilità di produrre risultati per i nostri azionisti, fatto su cui sono ugualmente focalizzato e che mi aspetto sarà un risultato della nostra rinnovata attenzione ai clienti”.
Fisico e ingegnere nucleare, oltre che detentore di un master in Business Administration, Lip-Bu Tan ha completato la propria formazione tra Singapore, San Francisco e Boston (al Mit). Il suo curriculum annovera numerose permanenze in Cda di società tecnologiche e d’investimento, e in particolare è da oltre quarant’anni presidente e founding managing partner di Walden Catalyst Ventures. Inoltre dal 2009 al 2021 è già stato amministratore delegato di una multinazionale che sviluppa e produce semiconduttori, ovvero Cadence Design Systems. Le azioni di Intel nel corso del 2024 hanno perso il 60% del proprio valore, ma in seguito all’annuncio del nuovo Ceo sono salite del 12%.