06/05/2010 di Redazione

Intel torna a occuparsi dei cellulari con gli Atom Z6

Intel ha presentato una nuova generazione di processori Atom Z6xx più piccoli, meno voraci d'energia, più performanti della precedente. Utili per costruire smartphone, tablet e mobile device con video da favola, connettività rapidissima, multitasking e al

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Come previsto da tempo, Intel torna sui propri passi e sfrutta gli Atom d'una nuova generazione per riaffacciarsi sul mercato degli smartphone, dei palmari e dei device mobili di vario nome e foggia (Mid, Mobile Internet Device, tablet e chi più ne ha più ne metta).

Sono gli Atom serie Z6xx (per chi adora i nomi di progetto è il noto Moorestown) con processo produttivo a 45 nanometri, 140 milioni di transistor, supporto per una vasta gamma di sistemi operativi tra i quali Android, Meego e Moblin e destinati a corredare una varietà di oggetti di fascia alta che daranno rapida connettività Internet, multitasking, video full 1080progressive, grafica 3D, videoconferenze multipunto e fonia.

Il chip Intel Atom Z6xx


A mio modestissimo avviso Intel ha digerito malissimo lo schiaffo subito da Apple che, pur di dominare un altro pezzo della filiera produttiva, si è comprato ingegneri, designer e fabbricatori di silicio per autoprodursi il chippone A4, cuore fondamentale dei popolari (e attesissimi in Europa) iPad. Questa degli Atom Z6xx è certamente una contromossa rapida rapida.

Allo stesso modo gli Atom Z6xx sono la risposta utile a supportare tutti i costruttori, Microsoft compresa con le sue ondivaghe strategie Mobile, a dare un'accelerazione ulteriore, far fare un salto epocale agli strumenti che utilizziamo in mobilità grazie alle capacità multitasking e, soprattutto, al rapido aggancio al web e all'ottimizzazione dell'utilizzo della banda wireless disponibile (Wi-Fi o WiMAX o 3G o che altro sia).

Anand Chandrasekher, Intel Senior Vice President e General Manager dell'Ultra Mobility Group, dice infatti che la nuova generazione di Atom "è il primo prodotto che apre le porte del segmento di mercato degli smartphone all’ Architettura Intel (IA)”: meno consumi energetici, riduzione di costi e formato per entrare nei palmari che diventano, dice, "piccoli e potenti computer portatili a tutti gli effetti".

Il chip è di per sé un portento d'ingegnerizzazione: oltre al core del processore Intel Atom a 45 nm con grafica 3D, ha funzionalità di codifica e decodifica video, controller di memoria e video in un singolo design SoC, Silicon on chip.

Le cifre annunciate indicano 10 giorni di durata della batteria in standby, fino a 2 giorni per la riproduzione audio e 4-5 ore per navigazione e video.

E i consumi sono, giustamente, una fissazione forte per Intel: Dopo la prima generazione di processori Intel Atom con una riduzione del TDP (Thermal Design Power) di 10 volte, ci siamo impegnati a raggiungere una riduzione del consumo energetico di 50 volte a livello di piattaforma”, ha dichiarato Belli Kuttanna, Chief Intel Atom Processor Architect.

Con l'aggiunta di prestazioni di calcolo da 1,5 a 3 volte più elevate della precedente generazione, una grafica 2-4 volte più avanzata, prestazioni JavaScript oltre 4 volte superiori, decodifica video full HD a 1080p e registrazione video HD a 720p. Molto più di quanto si faccia ora con tanti notebook.

Le frequenze previste sono fino a 1,5 GHz per gli smartphone di fascia alta e fino a 1,9 GHz per tablet e palmari. Quanto prima avremo i prodotti a scaffale.

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