"Questo è stato uno dei nostri anni migliori, nonostante le significative incertezze macroeconomiche”. Così il presidente e Ceo di Lenovo, Yuanqing Yang, descrive l’esercizio fiscale 2024/2025, chiuso lo scorso 31 marzo. E lo fa sulla base di un crescita di ricavi del 21% anno su anno, per un risultato di 69,1 miliardi di dollari: è il secondo fatturato annuo più alto nella storia del gruppo Lenovo. Anche l’utile netto ha registrato una notevole crescita, 36%, raggiungendo quota 1,4 miliardi di dollari. La spesa in ricerca e sviluppo è aumentata del 13% rispetto all’anno precedente,
Nella nota a commento di questi numeri, l’azienda ha sottolineato di essere cresciuta a doppia cifra percentuale in tutte le aree geografiche e in tutte e tre le divisioni, ovvero l’Infrastructure Solutions Group (server, sistemi di storage, iperconvergenti e altre soluzioni per data center, ma anche servizi cloud), l’Intelligent Devices Group (Pc e altri dispositivi), il Solutions and Services Group (soluzioni e servizi per le aziende).
In particolare, l'Infrastructure Solutions Group ha registrato un fatturato record di 14,5 miliardi di dollari, in crescita del 63% sull’esercizio fiscale 2023/2024. Lenovo è riuscita a migliorare il margine operativo della business unit, che ha raggiunto il pareggio nella seconda metà dell'anno fiscale. L’attività di Cloud Services Provider ha continuato a crescere durante l'anno, “mantenendo una redditività autosufficiente”, ha fatto sapere l’azienda.
Hanno pesato in positivo, come intuibile, le vendite di server ottimizzati per l’intelligenza artificiale, che nel caso di Lenovo impiegano una tecnologia di raffreddamento a liquido proprietaria (Neptune). La strategia per questa divisione è centrata sul potenziamento dei servizi di cloud provider, sulla semplificazione del portafoglio di prodotti, sul rafforzamento delle capacità di go-to-market e della resilienza operativa (tema molto attuale, che significa sostanzialmente evitare possibili intoppi nella catena di fornitura, legati a dazi e divieti di export).
I ricavi dell’Intelligent Devices Group sono cresciuti, invece, del 13% su base annua, raggiungendo i 50,5 miliardi di dollari, con un margine operativo superiore al 7% (buono, considerando che si tratta di hardware). In un mercato maturo come quello dei personal computer, Lenovo ha consolidato la propria posizione di primo marchio a volume, guadagnando un punto di market share su Hp. L’azienda ha anche raggiunto i propri obiettivi di vendita degli AI Pc, i modelli dotati di Npu (unità di calcolo neurale) ottimizzati per l’intelligenza artificiale. E buone notizie anche per gli smartphone a marchio Motorola, per cui i ricavi sono cresciuti del 27%.
Il Solutions and Services Group, infine, ha anch’esso realizzato ricavi in crescita del 13% così come la divisione Intelligente Devices, ma in questo caso il giro d’affari è ben più piccolo, 8,5 miliardi di dollari, e il margine operativo ben superiore, 21,1%. L'attività dei servizi di supporto ha continuato a crescere costantemente, mentre le soluzioni e il business “as-a-service” sono cresciute ancora più velocemente, rappresentando ora quasi il 60% delle entrate della divisione.
“Abbiamo raggiunto una forte crescita del fatturato”, ha dichiarato Yang, “con tutti i nostri gruppi aziendali e aree geografiche di vendita in crescita a doppia cifra, e il nostro utile netto è aumentato ancora più rapidamente. La nostra strategia di concentrarci sull'IA ibrida ha portato a significativi progressi sia nell'AI personale sia in quella aziendale, gettando solide basi per la leadership in questa era dell'AI”.
Nel quarto trimestre i ricavi hanno sfiorato i 17 miliardi di dollari (16,98 miliardi), segnando un +23% anno su anno, mentre l’utile netto di 90 milioni rappresenta un calo del 64%, dovuto secondo Lenovo a una riduzione non monetaria del valore dei warrant.
"I risultati di fine anno confermano la solidità della strategia Lenovo e il nostro ruolo come partner tecnologico di riferimento per aziende, scuole e creativi nell’evoluzione verso l’intelligenza artificiale”, ha commentato l’AD e general manager per Italia e Israele, Enza Truzzolillo. “Il primato nel mercato Pc si rafforza, mentre la crescita nei servizi e nelle soluzioni infrastrutturali evidenzia la trasformazione di Lenovo in una service-led company anche in Italia. Registriamo una forte espansione nel mobile e un ruolo sempre più centrale nell’Hpc, con i nostri supercomputer presenti nei principali centri di calcolo del Paese. Continueremo a investire in innovazione e AI per supportare i nostri clienti nella trasformazione intelligente”.