I visori stanno per arrivare, ma i controller si affacceranno sugli scaffali solo in un secondo momento. Oculus Vr, l’azienda di proprietà di Facebook che sviluppa i dispositivi per la realtà virtuale Oculus Rift, ha annunciato che le “manopole” Oculus Touch per interagire al meglio con il mondo fatto di pixel e bit saranno disponibili sul mercato a partire dalla seconda metà del 2016. Si tratta a tutti gli effetti di un cambio di passo, in quanto sembrava che i controller dovessero arrivare quasi in contemporanea con i Rift, con un ritardo massimo quantificabile in qualche settimana. Lo scorso dicembre i visori erano stati confermati per il primo trimestre del 2016, con una destinazione d’uso orientata al mondo del gaming. Ma l’azienda ha promesso ben altri campi applicativi in futuro. È probabile però che, con questo ritardo, l’esperienza virtuale garantita dagli Oculus Rift ne uscirà fortemente ridimensionata.
“Abbiamo fatto grandi passi in avanti nell’ergonomia dell’hardware dei Touch”, scrive Oculus in un blogpost. “Stiamo implementando ulteriori cambiamenti che renderanno i Touch ancora più confortevoli, affidabili e naturali. Altre modifiche miglioreranno ancora di più il riconoscimento della posizione delle mani”. Inoltre, Oculus sta lavorando duramente sul lato sviluppatori, per consegnare nelle loro mani nuove funzionalità da ampliare ulteriormente.
Gli Oculus Rift sono stati svelati ufficialmente a giugno 2015 e verranno inizialmente venduti in bundle con il controller dell’Xbox One, in attesa ovviamente dei comandi appositi creati dalla società acquisita da Facebook per due miliardi di dollari. Ulteriori dettagli su prezzi e tempistiche esatte giungeranno probabilmente durante il Ces di Las Vegas, al via oggi nella città del Nevada.

Intanto, le premesse per un 2016 “caldo” sul tema della realtà virtuale ci sono tutte. L’altro oggetto atteso da sviluppatori e appassionati di gaming è il PlayStation Vr di Sony, un visore con schermo Oled Full Hd da 5,7 pollici, che offre un campo visivo di cento gradi e che può supportare già oggi una decina di titoli. Ad aprile dovrebbe inoltre arrivare sul mercato l’Htc Vive, per completare così un gruppetto iniziale di aziende pronte a spartirsi una torta quantificata in 21,8 miliardi di dollari nel 2020.