Con Gemini 2.5 Pro, Google schiaccia decisamente l’acceleratore, nella gara di velocità in cui è impegnata insieme ad altre avanguardie dell’intelligenza artificiale generativa, come OpenAI, Anthropic, DeepSeek e Alibaba. L’azienda di Mountain View ha fatto compiere al suo Large Language Model di riferimento dei notevoli progressi in fatto di capacità di ragionamento, programmazione e comprensione della matematica e delle materie scientifiche.
Gemini 2.5 Pro rientra nella categoria dei modelli “ragionanti”, che non si limitano a un'elaborazione statistica ma utilizzano la tecnica della catena di pensiero (chain-of-thought) ovvero procedono per elaborazioni successive, passo passo, prima di generare una risposta. Quest’ultima sarà non solo più accurata ma anche più logica e coerente con la domanda e con il contesto. La finestra contestuale del modello (uno spazio che funziona come una sorta di “memoria a breve termine”) supporta al momento un massimo di un milione di token, ma arriverà prossimamente a due milioni.
Gemini 2.5 Pro è già disponibile per gli sviluppatori in Google AI Studio e per gli utenti Gemini Avdanced nell’applicazione mobile. Le aziende dovranno aspettare il già annunciato debutto su Vertex AI, cioè sulla libreria e piattaforma per la personalizzazione dei modelli di Google.
Che cosa sa fare Gemini 2.5 Pro
In base al benchmark di LMArena, questo modello supera o3-mini e GPT-4.5 di OpenAI in capacità di ragionamento e conoscenza, nella generazione e modifica di codice, nella matematica e nelle scienze, oltre che nella comprensione e gestione delle immagini statiche e video.
Mentre, a detta di Google, Gemini 2.0 Flash si distingue per le migliori performance su richieste generali, Gemini 2.5 Pro è invece imbattibile nel coding e nel gestire prompt complessi. Per esempio, ha spiegato l’azienda, il modello ha saputo programmare un videogioco partendo da un singolo prompt. Inoltre può facilmente sviluppare applicazioni e interfacce visive complesse.
(Infografica: Google)
Debuttano in Italia le AI Overwiews
Gemini 2.5 Pro non è l'unico annuncio della settimana tra quelli arrivati da Mountain View. Tra le novità che interessano gli utenti italiani c’è anche il debutto all’interno di Google Search delle AI Overviews, che sono state allargate a nuovi mercati tra cui il nostro Paese. Si tratta di una funzionalità di presentazione di contenuti basata sull’intelligenza artificiale generativa di Gemini: anziché la classica lista di link, preceduta da una carrellata di immagini e di domande associate, utili per espandere la ricerca, l’utente visualizza una pagina più strutturata,che ha l'obiettivo di fargli trovare subito una risposta alla sua domanda iniziale, ed è corredata riepiloghi, link di approfondimento, immagini e video.
Annunciate più di un anno fa, le AI Overviews da allora sono state potenziate (per esempio, con la possibilità di inserire contenuti sponsorizzati), evidenziando il tentativo di Google di colmare il divario tra il proprio motore di ricerca e gli strumenti chatbot di AI generativa standalone, come ChatGPT e Perplexity. Questi ultimi, specularmente, continuano a evolversi inglobando funzionalità da motore di ricerca (come la proposta di link e la citazione di fonti) in quella che si configura come una convergenza tra gli strumenti classici della navigazione Web e il mondo dell’AI generativa.
Le AI Overviews possono ora presentare contenuti in italiano, francese, spagnolo, portoghese, tedesco e polacco, oltre che in inglese. Nel nostro Paese supportano l’italiano e l’inglese: le vedremo comparire, in risposta a una domanda su Search, qualora l’algoritmo di Google ritenga utile proporre queste “panoramiche” anziché i risultati di ricerca classici.