03/02/2021 di Redazione

Utili da capogiro per Alphabet, merito di Google e YouTube

La holding proprietaria di Google nel 2020 ha ottenuto 15,2 miliardi di dollari di utile netto, segnando un nuovo record. Bene soprattutto le attività di advertising.

Alphabet come Amazon: l’anno del covid-19, il 2020, ha portato fortuna ai colossi del Web e del cloud computing (nonché dell’e-commerce nel caso della società di Jeff Bezos, il quasi ex amministratore delegato). Cinicamente, potremmo dire che grazie alla pandemia e ai lockdown chi fa affari tramite il Web, l’advertising e i servizi cloud abbia beneficiato di un incremento di utenza, di tempo speso online, di modalità d’uso delle applicazioni e dei servizi cloud. Anche la holding proprietaria di Google, al pari della concorrente di Seattle, festeggia i numeri del suo bilancio trimestrale e annuale.

 

Nel 2020 Alphabet ha ottenuto oltre 182,5 miliardi di dollari di ricavi, in massima parte derivanti dai numerosi servizi di Google (168,6 miliardi di dollari circa) e a seguire da Google Cloud (13 miliardi di dollari). Solo 657 milioni derivano dagli “other bets”, categoria in cui sono inclusi i droni di Wing, le auto driverless di Waymo e altre attività sperimentali. Finora, vi sono stati inclusi anche i palloni aerostatici di Loon, ma Alphabet ora ha deciso di chiudere la società. 

 

(Fonte: Alphabet)

 

Nel complesso il business è in ottima salute: il giro d’affari è cresciuto visibilmente dai 161,8 miliardi di dollari del 2019 ai 185,2 miliardi del 2020. Considerando solo i dati del quarto trimestre, l’incremento di ricavi anno su anno è stato del 23%: dai 46,07 miliardi di dollari di fine 2019 ai quasi 56,9 miliardi di fine 2020. Il profitto operativo ha fatto invece un balzo del 28%, crescendo dai 9,26 miliardi di dollari del quarto trimestre 2019 ai 15,6 miliardi di dollari dell’analogo quarter del 2020.

 

Il merito spetta soprattutto alle attività di advertising. Da Google Search derivano 31,9 miliardi di dollari nel quarto trimestre 2020, mentre la pubblicità su YouTube ha fruttato poco meno di 6,9 miliardi di dollari (contro i 4,7 miliardi del quarto trimestre 2019). Nelle altre attività di Google sono inclusi i ricavi legati alle licenze di Android.

 

Google Cloud rappresenta invece ancora una voce di costo, più che di guadagno: alla voce profitto operativo per l’intero 2020 c’è un saldo negativo di 5,6 miliardi di dollari. Ma è un sacrificio da pagare per arrivare alla profittabilità e ritagliarsi nel frattempo uno spazio tra Aws e Microsoft Azure nel mercato del cloud pubblico. Un sacrificio tutto sommato modesto, se affogato nel mare dei 182,5 miliardi di dollari di ricavi. Intanto Alphabet si allarga sempre di più: il conteggio dei dipendenti in giro per il mondo è passato dai 118.899 di fine 2019 ai 135.301 di fine 2020. 

 

I numeri del quarto trimestre (Fonte: Alphabet)

 

E possiamo scommettere che nel 2021 la holding starà molto attenta a selezionare il nuovo personale concedendo pari opportunità e pari stipendi a tutti, uomini e donne, cittadini statunitensi e stranieri. È notizia fresca, infatti, il risarcimento da 2,59 milioni di dollari che Google ha accettato di pagare a migliaia di dipendenti donne retribuite meno dei colleghi e a ingegneri software stranieri (asiatici) scartati dai selezionatori delle risorse umane.

 

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