10/09/2025 di redazione

Oracle non riesce a star dietro alla domanda di servizi cloud

L’offerta IaaS è in crescita del 55% anno su anno e nel prossimo trimestre le Rpo supereranno i 500 miliardi di dollari.

Oracle corre nel mercato dei servizi cloud, anzi rincorre una domanda che cresce tanto da non poter essere soddisfatta nell’immediato. Dopo un trimestre in cui l’azienda di Redwood aveva accumulato 138 miliardi di dollari di Remaining Performance Obligations (Rpo), già si prevedeva che l’ammontare di ordini inevasi sarebbe cresciuto, anzi raddoppiato. Ma la domanda – trainata dalle esigenze di potenziamento dei data center degli hyperscaler Amazon, Microsoft e Google – è stata ancora superiore alle attese.

Risultato: un backlog pari a 455 miliardi di dollari, in un trimestre (il primo del nuovo anno fiscale di Oracle) caratterizzato più in generale da una crescita di ricavi pari al 12% anno su anno, o dell’11% a valuta costante, per un valore di 14,9 miliardi di dollari. I ricavi trimestrali dell’Infrastructure as-a-Service (IaaS), 3,3 miliardi di dollari, segnano un’ascesa del 55% anno su anno, mentre i 3,8 miliardi di dollari del Software as-a-Service (SaaS) rappresentano una crescita dell’11%.

Già da questo andamento, decisamente più spinto per la componente infrastrutturale, si intuisce il forte traino della domanda di soluzioni per il potenziamento dei data center e in particolare quelli dei grandi cloud provider. Un potenziamento, come noto, che è legato al rinnovo dei server e di altri sistemi ottimizzati per l’intelligenza artificiale.

“Abbiamo siglato quattro contratti multimiliardari con tre diversi clienti nel primo trimestre”, ha dichiarato la Ceo di Oracle, Safra Catz. “Di conseguenza, il backlog di contratti Rpo è cresciuto del 359%, fino a 455 miliardi. È stato un trimestre stupefacente e la domanda per Oracle Cloud Infrastructure continua ad aumentare”. 

La Ceo ha poi sganciato un annuncio a effetto, che ha provocato rialzi del titolo Oracle in Borsa: “Nei prossimi mesi ci aspettiamo di firmare numerosi altri contratti multimiliardari ed è probabile che le Rpo supereranno il mezzo trilione di dollari”. Un valore, cioè, superiore a 500 miliardi di dollari, traducendo il “trillion” inteso all’americana.

A completare il quadro, Larry Ellison, fondatore, presidente e Cto di Oracle, ha detto che per l'offerta di database MultiCloud le vendite ad Amazon, Google e Microsoft nel trimestre sono letteralmente esplose, con un +1.529% anno su anno. “Ci aspettiamo che i ricavi di MultiCloud crescano in modo significativo di trimestre in trimestre per molti anni”, ha dichiarato Allison.

In occasione della prossima conferenza “Oracle AI World”, in programma a Las Vegas a metà ottobre, l’azienda presenterà un nuovo servizio di cloud infrastrutturale chiamato Oracle AI Database. Si tratta di un servizio che permette di eseguire su Oracle Database un grande modello linguistico a scelta (tra le opzioni ci sono anche gli LLM di Oracle, Gemini di Google e Grok di xAI) per attività di analisi dei dati.

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