Alphabet licenzia 12mila persone, per il Ceo una scelta necessaria
Sundar Pichai ha parlato di “scelta difficile” ma necessaria per consentire una maggiore focalizzazione sulle priorità dei prossimi anni. Come l’intelligenza artificiale.
Pubblicato il 20 gennaio 2023 da Redazione

Non c’è fine alle notizie dei licenziamenti di massa nelle big tech statunitensi. Alphabet, la holding proprietaria di Google, YouTube e Waymo, lascerà a casa circa 12mila persone, ovvero il 6% della propria forza lavoro. L’ordine di grandezza è simile a quello dei piani di riduzione dei costi impostati da Meta, Amazon e Microsoft.
I tagli riguarderanno trasversalmente diversi ruoli e livelli aziendali, aree di prodotto e geografie. Gli sfortunati prescelti sono già stati informati della notizia tramite email per quanto riguarda i dipendenti delle sedi statunitensi, mentre in altre aree, per ragioni legali, la procedura richiederà più tempo.
Tutti i licenziati percepiranno ancora lo stipendio durante il periodo di notifica (per sessanta giorni) e un’indennità di fine rapporto, e potranno godere di bonus e ferie non pagate, nonché di sei mesi di servizi welfare (spese sanitarie, ricerca lavoro, eccetera). Fuori dagli Stati Uniti l’azienda supporterà gli ex dipendenti in accordo con le regolamentazioni locali.
L’amministratore delegato del gruppo (e di Google), Sundar Pichai, l’ha definita come “una decisione difficile” ma necessaria per garantire un buon futuro all’azienda. “Il fatto che questi cambiamenti impatteranno sulla vita dei Googler mi pesa molto e mi prendo la piena responsabilità delle scelte che ci hanno portato fin qui”.
Sundar Pichai, Ceo di Alphabet e di Google
Pichai ha motivato la decisione citando il momento difficile dell’economia, che spinge Alphabet a “essere più precisamente focalizzata, a rivedere le fondamenta dei costi e a dirigere il nostro talento e capitale verso le priorità più alte”. Una tra esse è l’intelligenza artificiale, un ambito sempre più articolato, fra tecnologie ormai affermate e nuove frontiere. “Ho fiducia nell’enorme opportunità che abbiamo di fronte grazie alla forza della nostra missione, al valore dei nostri prodotti e servizi e al nostro investimento della prima ora nell’intelligenza artificiale. Per cogliere questo in pieno, dobbiamo fare delle scelte difficili”, ha scritto il Ceo.
È sul piano dell’Artificial Intelligence che nei prossimi anni la società di Mountain View e le sue concorrenti si giocheranno la partita, anzi le partite (in primis, quella del cloud computing e quella dell’online advertising). E non è un caso che anche Microsoft stia scommettendo pesantemente sull’AI, con miliardi di dollari di investimenti previsti nei prossimi anni.
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