Smartphone a doppia velocità in Europa: in generale, la domanda rallenta e ha causato nel primo trimestre di quest’anno un calo del del 2%, anno su anno, nei volumi di vendita; d'altro canto, la richiesta di modelli premium, come gli iPhone di ultima generazione e i Galaxy S di Samsung, è ancora sostenuta. A dirlo è Canalys, attraverso i numeri della distribuzione riferiti al primo trimestre del 2025.
Nel trimestre, in Europa sono stati commercializzati 32,4 milioni di smartphone, numero in calo del 2% anno su anno. Colpa, soprattutto, della debole domanda di modelli entry-level e anche di fascia media, per cui attualmente le scorte in magazzino superano le richieste.
“Molti vendor di smartphone hanno avuto un inizio di 2025 difficile in Europa, specie quelli che fanno affidamento sulla vendita di dispositivi da meno di 400 euro”, ha commentato Runar Bjørhovde, senior analyst di Canalys. “Dopo la debole ripresa dello scorso anno, molti vendor hanno sovrastimato la domanda end-user sul finire del quarto trimestre 2024: a causa di ciò, molti si sono diretti verso il primo trimestre 2025 con un eccesso di scorte nel canale”.
La domanda è scesa sul finire del 2024, spiega Canalys, perché in gran parte già saturata nei mesi precedenti, e per la stessa ragione il mercato è rimasto fiacco nel primo trimestre di quest’anno. Si è registrato, anzi, il record negativo del decennio per le vendite di modelli da meno di 200 euro.
Apple è il vincitore del 2025 (finora)
“Xiaomi e Motorola sono i marchi più impattati nella classifica, ma è andata ancora peggio per molti vendor che non rientrano nei primi cinque”, ha detto Bjørhovde. All’opposto, anno su anno Samsung ed Apple hanno saputo migliorare sia i volumi di vendita trimestrali sia il market share.
La sudcoreana, in particolare, è passata dai 12,1 milioni di smartphone distribuiti nel primo trimestre 2024 ai 12,2 milioni del primo trimestre di quest’anno. Il market share è salito dal 37% al 38%. Apple, invece, è passata da 7,3 e 8 milioni di iPhone commercializzati, allargando la quota mercato dal 22% al 25%. In entrambi i casi, le vendite di modelli flagship hanno contribuito alla risalita. Al terzo posto Xiaomi, con il 16% di market share, seguito da Motorola (6%) e da Google (2%).
“In Europa prosegue il boom domanda per la fascia alta, guidato da Apple e Samsung, con un 32% record di quota di dispositivi da oltre 800 euro”, ha precisato l’analista di Canalys. “Apple è stato il grande vincitore del primo trimestre, con una crescita di consegne a doppia cifra, nonostante i significativi livelli di scorte di iPhone 13 e 14, le cui vendite sono state interrotte a dicembre 2024 dopo la direttiva sulla Usb-C”.
Anche Samsung comunque non può lamentarsi, dato che le vendite dei Galaxy S nel primo trimestre sono cresciute del 12% anno su anno, favorite da una buona strategia promozionale, con sconti, offerte bundle, permute e altri incentivi all’acquisto.
Apple iPhone 16 e il modello Pro Max
Prima un calo, poi la ripresa: la previsione degli analisti
Tra dazi e altre incertezze legate all’economia e alle regolamentazioni, i rivenditori e distributori tecnologici europei sono “sempre più preoccupati sullo scenario competitivo del lungo termine”, ha sottolineato Bjørhovde. Si teme, in particolare, un sempre maggiore orientamento della domanda su iPhone e Galaxy di fascia alta.
Le nuove regole europee sulla progettazione eco-sostenibile delle batterie, fra le altre cose, faranno salire i costi per le aziende produttrici e questo, insieme al prospettato duopolio Apple-Samsung, non renderà la vita facile a chi dipende dalle vendite entry-level e di fascia media.
Dati tutti questi elementi, Canalys prevede che nell'intero 2025 le vendite di smartphone in Europa caleranno del 3%. Torneranno però a crescere, anche se solo dell’1%, nel 2026. Gli analisti consigliano ai vendor e al canale di dare priorità all’efficienza e alla profittabilità, ma sarà anche importante comprendere l’evoluzione dei comportamenti d’acquisto dei consumatori.
Simili, appena più ottimistiche rispetto a quelle di Canalys, le stime di Counterpoint per il mercato smartphone mondiale: la società di ricerca si aspetta per il 2025 una crescita a volume dell’1,9%. Vale la pena sottolineare che la previsione è stata ritoccata al ribasso in modo significativo, dal precedente 4,2% all’attuale 1,9%, per via delle incertezze sull’ondivaga politica di dazi di Donald Trump.