28/01/2015 di Redazione

La Mela fa 18 miliardi di utili in tre mesi e migliora iOS 8

Nel primo trimestre del fiscal year 2015 Apple ha fatturato 74,6 miliardi di dollari, il 30% in più rispetto a dodici mesi prima. L’update 8.1.3 di iOS risolve il problema dell’eccessiva richiesta di storage, mentre Mac OS X Yosemite 10.10.2 fa accedere a

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Apple fa il pieno di buone notizie: risultati finanziari definiti “da record”, con un fatturato trimestrale di 74,6 miliardi di dollari, il boom di vendite dell’iPhone in Cina, aggiornamenti che migliorano i sistemi operativi iOS 8 e Mac OS X Yosemite, e – finalmente – se non una data un mese di lancio ufficiale per Apple Watch, aprile. Notizie eterogenee, le quali però coerentemente testimoniano tutte la vitalità di un’azienda che, a differenza della rivale Samsung, ha tutte le premesse per portare avanti un anno di successo.

Quel che colpisce di più, nei risultati finanziari appena rilasciati, è il rapporto tra fatturato e utili: per ogni dollaro guadagnato Apple, al netto delle spese, ne mette in cassa uno. Nel primo quarter dell’anno fiscale 2015, conclusosi il 27 dicembre 2014, l’azienda ha conteggiato 74,6 miliardi di dollari di entrate e un utile netto trimestrale di 18 miliardi di dollari, pari a 3,06 dollari per azione diluita. L’avanzamento è netto rispetto allo scenario di un anno prima, quando in tre mesi il fatturato era arriivato a 57,6 miliardi di dollari (il 30% in meno) e l’utile netto a 13,1 miliardi. Nel primo trimestre del fiscal year 2015, inoltre, il margine lordo è stato del 39,9%, due punti in più del 37,9% di un anno prima.

“I nostri risultati eccezionali hanno generato una crescita del 48% nell'utile per azione rispetto allo scorso anno, e 33,7 miliardi di dollari in flusso di cassa operativo nel corso del trimestre, record di sempre”, ha dichiarato Luca Maestri, Cfo di Apple. “Abbiamo speso oltre 8 miliardi di dollari per il nostro programma di ritorno del capitale, portando l’ammontare complessivo del ritorno di capitale ai nostri investitori a quasi 103 miliardi di dollari, di cui oltre 57 miliardi di dollari negli ultimi dodici mesi”.

 



È interessante notare come le vendite realizzate al di fuori degli States stiano acquisendo sempre più peso: nel trimestre hanno rappresentato il 65% del giro d’affari. Merito soprattutto della Cina, dove negli ultimi tre mesi del 2014 la Mela ha venduto più iPhone di Xiaomi, ancora il player numero uno nel mercato smartphone del Paese del Dragone se si considera l’intera annata. A detta della società di ricerca Canalys, nei tre mesi dopo la società di Cupertino e quella cinese si è piazzata Samsung, seguita a sua volta da un’altra azienda che gioca in casa, Huawei.

E il 2015? Nella guidance fornita da Apple per il secondo trimestre dell’anno fiscale (e per il primo trimestre solare di quest’anno) il fatturato si attesterà fra i 52 e i 55 miliardi di dollari, mentre il margine lordo potrà oscillare fra il 38,5% e il 39,5%. Le spese operative saranno comprese fra 5,4 e 5,5 miliardi di dollari, e c’è poi un margine di 350 milioni di dollari che potranno alimentare o impoverire le casse aziendali come “altre entrate/spese”.

Interessa più direttamente i fan appleiani la notizia del rilascio di iOS 8.1.3. Aggiornamento che sgrava gli utenti iPhone e iPad da un fardello: l’eccessiva richiesta di storage da parte del sistema operativo nella versione numero otto, che per il salvataggio dei file del firmware e per l’installazione poteva esigere anche 4 o 5 GB di spazio libero su disco. È questo, forse, l’aspetto più degno di nota nella lista di correttivi introdotti con questo update, scaricabile come aggiornamento over the air oppure tramite iTunes da tutti i possessori di iPhone 4S, iPhone 5, iPhone 5c, iPhone 5s, iPhone 6, iPhone 6 Plus, iPad mini, iPad mini 2, iPad mini 3, iPad Air, iPad Air 2, iPad 2, iPad 3, iPad 4 e iPod touch di quinta generazione.

Un altro difetto che è stato risolto è quello che, fino a iOS 8.1.2, impediva ad alcuni utenti di accedere a Messenger e FaceTime utilizzando le credenziali dell’account Apple ID. L’aggiornamento, inoltre, sistema il bug che impediva di visualizzare i risultati delle app su Spotlight e quello che interferiva con il funzionamento delle gesture multitasking su iPad. Sono state aggiunte, infine, alcune opzioni di configurazione per il settore scolastico.

Per quanto riguarda gli utenti Mac, la novità è Mac OS X Yosemite 10.10.2, release del sistema operativo che a sua volta risolve alcuni difetti della precedente: l’occasionale disconnessione dalle reti WiFi, la lentezza di caricamento delle pagine Web e il cambio inatteso della lingua di sistema. La vera e propria nuova funzione è una sola, ma utilissima: Time Machine, l’applicazione di backup e ripristino file, permette ora di accedere anche alle cartelle di iCloud.

 



Dopo aver fatto contenti gli utenti iPhone, iPad e Mac, l’azienda di Tim Cook pensa ora agli entusiasti dei wearable device. Dopo mesi di rumors, l’amministratore delegato in persona, in un’intervista telefonica, ha ufficializzato il mese di uscita dell’Apple Watch: non marzo, come pronosticato qualche giorno fa da un analista di Kgi Research, Ming-Chi Kuo, ma aprile. La sostanza cambia di poco, e in ogni caso la tempistica conferma ancora una volta la scelta di Apple di snobbare i grandi appuntamenti internazionali (il Mobile World Congress di Barcellona, in questo caso) per non dividere il palco con nessuno.

“Le mie aspettative sono molto alte”, ha detto Cook in merito all’Apple Watch. “Lo uso ogni giorno, lo adoro e non potrei vivere senza”. Il Ceo ha anche dichiarato che esiste già un numero impressionante di sviluppatori al lavoro su applicazioni per lo smartwatch della Mela. A detta di Ming-Chi Kuo, nel primo trimestre dal lancio, l’azienda di Cupertino conta di vendere 2,8 milioni di orologi smart.
 

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