Le ambizioni di Google nel campo della realtà virtuale vanno ben oltre l’ingegnoso ma “low cost” sistema Cardboard. L’azienda di Mountain View starebbe progettando dei visori di virtual reality che non necessitano di appoggiarsi ad alcun dispositivo, sia esso uno smartphone, un Pc o una console di gioco. Proprio questo, invece, fanno gli “occhiali” realizzati con Cardboard, diventando l’organo della vista che interagisce con il “cervello” (lo smartphone). Stando ad alcune fonti confidenziali ascoltate dal Wall Street Journal, il nuovo progetto è quello di un sistema “all-in-one” che porrebbe Google in diretta competizione con i visori di Facebook (Oculus Rift), Samsung (Gear VR), Sony (PlayStation VR), Htc (Vive).
In un mercato sempre più appetibile, con un giro d’affari che nel 2020 sfiorerà i 22 miliardi di dollari nel 2020 (secondo le stime di Tractica), si prefigura dunque una competizione crescente. “Si sta chiaramente delineando una guerra di piattaforme”, ha commentato uun analista di Macquarie Capital, Ben Schachter. Anche Apple, per recuperare il tempo perso, nelle ultime settimane ha assunto un luminare accademico della realtà virtuale, Doug Bowman, e (secondo indicrezioni) ha avviato un nuovo team di lavoro composto da qualche centinaio di persone, che si dedicheranno progetti di computer vision, realtà virtuale e realtà aumentata.
Tornando alla soffiata raccolta dal Wall Street Journal, non è chiaro se il progetto dei visori “standalone” sia già in fase avanzata oppure no: secondo una fonte, il lancio potrebbe ricadere già nell’anno in corso, mentre altre due persone sostengono sia troppo presto per ipotizzare una tempistica. O, addirittura, che Google potrebbe decidere di non tradurre l’esperimento in alcun prodotto commerciale.
L’altro dettaglio trapelato riguarda il coinvolgimento di Movidius, azienda con cui da tempo Big G collabora per il suo Project Tango e con cui più recentemente ha avviato un nuovo accordo per sviluppare insieme tecnologie di intelligenza artificiale da integrare negli smartphone.

Tutto questo non farà dimenticare a Google i suoi Carboard, anzi. Partito in sordina, il progetto dei visori in cartone da 20 dollari ha fruttato la vendita di oltre cinque milioni di visori in poco più di un anno, oltre a essersi allargato coinvolgendo produttori diversi e concept diversi. Questa è la via tracciata anche per la prossima versione dei Cardboard realizzati dalla stessa Google: un prodotto più completo, dotato di chip e sensori e realizzato in plastica. A detta delle fonti confidenziali, sarà presentato nel corso di quest’anno, forse già a maggio durante la conferenza dedicata agli sviluppatori. Big G starebbe anche lavorando su una nuova versione di Android, riveduta e corretta per operare al meglio insieme ai dispositivi di realtà virtuale.